Foto esemplificativa
Crema, 22 ottobre 2025
"Botte a mia moglie? Mai toccata con un dito". E il giudice gli crede e lo manda assolto.
Ieri in tribunale una camionista romeno è stato assolto dall'accusa di maltrattamenti alla moglie. Matrimonio finito nel 2021 e causa della donna che lo ha accusato di averla maltrattata e picchiata. In aula ieri l'avvocato Doriano Aiolfi è riuscito a dimostrare che le accuse all'uomo npn avevano fondamento: nessun referto del pronto soccorso e nessuna testimonianza, ma accuse dettate dall'acrimonia per un matrimonio fallito. Il camionista ha ricordato che lui lavorava moltissimo per garantire un buon tenore di vita alla famiglia,. moglie e figlie, ma che la donna spendeva tutto quel che lui riusciva a guadagnare, anche con 15 ore di lavoro il giorno. Inoltre lei lo accusava di non essere mai a casa. Il culmine dei litigi è poi arrivato quando lui aveva deciso di tornare in Romania. Di qui la separazione e le accuse della donna.
L'avvocato Aiolfi ha fatto presente che l'autista, nella causa di separazione, alla donna aveva lasciato tutto, anche una casa in Romania, ma lei voleva vendicarsi e da qui le accuse. L'imputato ha anche asserito che forse tutto questo nasceva dal fatto che la donna a un certo punto ha cominciato ad abusare dell'alcol. Infine ha riferito che la moglie è finita una volta al pronto soccorso, ma per un incidente domestico.
Sentite le parti, il giudice ha assolto il marito, ma lo ha condannato perché dopo il divorzio non ha versato quanto dovuto per il mantenimento delle figlie. Ma questa è un'altra storia.
