Crema, 22 ottobre 2025
Un cielo grigio accoglie la bara di Davide Fadenti mentre entra nella chiesa di Ombriano, gremita, dove riceverà l'ultimo saluto, l'ultima benedizione. Il carabiniere di stanza a Pavia viene accolto dai suoi colleghi e dai suoi superiori, dalla sua famiglia e da chi lo conosceva o solo ha saputo della tragedia e vuole tributargli l'ultimo omaggio.
Nei primi banchi la famiglia, affranta, con la mamma Bruna, che abita qui a Ombriano e dalla quale Davide tornava spesso, la compagna Barbara e la sorella Giuliana. Sull'altro lato i vertici dei carabinieri.
Una cerimonia semplice nella quale è stato ricordato sia l'uomo, sia il carabiniere, che aveva un compito delicato. Tanti fiori sulla bara, tante lacrime per lui, che se ne andato così presto e in modo così tragico, lo scorso giovedì a Cremosano.
Il parroco don Gabriele Lucchi ha avuto parole di conforto per la famiglia, dicendo che la morte di Davide è umanamente impossibile da accettare. Tuttavia, il parroco ha sottolineato che però c’è un luogo in cui i cuori sofferenti possono trovare un po’ di tepore e in quel luogo c'è proprio Davide. "E’ stato un grande dono poter parlare di lui – ha detto don Gabriele. – Davide era un uomo giusto, con una contagiosa voglia di stare in mezzo alle persone e stare negli spazi aperti. Quanta libertà e quanta vitalità aveva".
Dopo le parole e le lacrime, l'ultimo saluto e poi l'avvio della bara. Davide sarà cremato e poi seppellito nel cimitero maggiore di Crema.