Cremosano, 23 gennaio 2023

Sciopero di due ore dei dipendenti della Pharmatec, azienda che lavora nel campo della cosmetica, ieri mattina nella zona industriale di Cremosano e guerra di comunicati tra azienda e sindacati. Saputo dello sciopero che programmato per lunedì, in merito al ventilato trasferimento dell'azienda a Trenzano, 40 chilometri da Cremosano, la direzione giovedì ha inviato un comunicato ai sindacati, nel quale precisa la sua posizione e risponde ai rilievi avanzati. La Eurocosmetic, società che ha acquisito la Pharmatek lo scorso 1° gennaio, conferma la sua posizione e lo fa con il suo amministratore delegato Giovanni Eigenmann. "Considerati i dati economici, visti gli investimenti necessari per adeguare lo stabilimento di Cremosano, il trasferimento a Trenzano (distante 40 chilometri) è l'unico strumento atto a garantire il futuro lavorativo dei dipendenti di Cremosano. Ovviamente nel momento in cui questa ipotesi si concretizzerà verrà avviato un preventivo confronto con i sindacati".

E questo è stato sufficiente perché dei 40 dipendenti in essere fino al mese scorso, una decina si siano già dimessi e siano passati ad altra ditta.

Ma il muro contro muro continua, perché i punti del contendere sono anche altri. Per esempio, con il passaggio di Pharmatec a Eurocosmetic, ai dipendenti è stato cambiato il contratto di lavoro, passato da chimico industria a quello di Unionchimica Confapi, con perdita degli aumenti previsti. Anche qui i dirigenti rispondono: "Il nuovo contratto applicato ai dipendenti di Cremosano si va ad armonizzare con quello in vigore per tutti i dipendenti di Eurocosmetic".

Da parte loro i delegati sindacali Mario Santin (Cgil), Gianni Ardemagni (Cisl) e Paolo Franchi (Uil), ribadiscono: "Vogliamo conoscere le vere decisioni dell'azienda e contrattare le condizioni del trasferimento, qualora si metta in atto; inoltre, vogliamo contrattare le miglior condizioni in quanto con il cambio di contratto, l'azienda non farà maturare i 150 euro di aumento mensile previsti dal contratto chimico. Ringraziamo il presidente della Provincia Mirko Signoroni che si è messo a disposizione per attuare un tavolo per la trattativa al quale l'azienda dovrà sedersi per discutere le modalità del trasferimento".


Nelle foto di Massimo Marinoni, dipendenti in sciopero