Romanengo, 07 dicembre 2023
Chissà se S. Lucia, Babbo Natale, magari la Befana, porteranno in regalo ai fratelli Mauri le riparazioni della casa comunale dove vivono da cinquant'anni?
Se lo chiedono anche loro, che da più di tre anni aspettano.
"Non so più cosa fare - dice Arduino Mauri, 53 anni che vive qui con il fratello e la compagna.- Ci sono infiltrazioni, scarichi rotti, tegole disastrate. All'inizio ha inviato lettere, poi email, infine raccomandate a comune e Aler. Prima hanno risposto sulla possibilità di intervenire, poi il silenzio assoluto: non esistiamo più".
La casa è davvero in sofferenza. Da fuori si vedono tegole rotte e da cambiare; all'interno è un corollario di crepe e di muffa. Gli scarichi perdono e finiscono in strada. Inoltre il riscaldamento non ce la fa.
"Non si riesce ad avere più di 14 gradi a causa della dispersione. L'ultima bolletta ho pagato 800 euro per stare al freddo. Ci scaldiamo con le stufette elettriche, ma l'umidità mi ha fatto dei danni, visto che soffro di dolori alle spalle".
Come mai questa situazione?
"La casa è piuttosto anziana. La mia famiglia ci abita da sempre. Quando è venuta a mancare mia mamma ci avevano chiesto di lasciarla. Ce ne avrebbero assegnata una più piccola e qui avrebbero messo una famiglia più numerosa. ma noi ci siamo opposti: in fin dei conti qui abitiamo in due famiglia su due piani. Da lì penso sia partito tutto. Dirò di più: tutte le case in gestione all'Aler sono state riparate, tranne la nostra. E sottolineo che noi paghiamo regolarmente l'affitto: 290 euro il mese".
C'è stato anche un incontro ravvicinato con il sindaco la scorsa estate, in occasione di un'assemblea. I fratelli Mauri sono andati a chiedergli spiegazioni di questi intollerabili ritardi, ma non hanno ottenuto risposta.
"Non so più che cosa fare: devo rivolgermi a un avvocato e chiedere i danni?".