Crema News - Rivolta d'Adda - la minoranza interroga il sindaco Un'immagine di piazza Vittorio Emanuele II, oggetto dei divieti dell'ordinanza

Rivolta d’Adda, 24 febbraio 2025

(Gianluca Maestri) Il gruppo consiliare di minoranza RivoltiAmo torna sull’ordinanza del sindaco Giovanni Sgroi di fine dicembre, emessa con lo scopo di regolamentare rumori, accensioni di fuochi e accessi al centro abitato in orario notturno.

Lo fa con un’interpellanza che verrà presentata nella seduta del consiglio comunale in programma questa sera alle 21 in municipio.

Elisabetta Nava, Francesca Mapelli, Marta Andreola e Andrea Vergani, consiglieri comunali di RivoltiAmo, ricordano che una precedente, analoga ordinanza del giugno 2023 volta a limitare la possibilità da parte dei cittadini di usufruire di spazi pubblici per presunte ragioni di ordine pubblico era stata accolta con contrarietà dai rivoltani e chiedono al sindaco ulteriori e dettagliati chiarimenti rispetto alla necessità di inserire nell’ordinanza del 30 dicembre scorso il divieto di circolazione nonché il semplice stazionamento sotto i portici pubblici della piazza Vittorio Emanuele II dalle 23 alle 5, oltre al divieto di consumare alimenti e bevande (fatta eccezione per le pertinenze esterne dei pubblici esercizi)”.

In particolare, poiché da tale ordinanza si evince che le ragioni di tale scelta siano legate a fenomeni di disagio giovanile, RivoltiAmo chiede: “Perché a partire dall’autunno 2021 a oggi non siano ancora stati pianificati interventi strutturali per la mitigazione di tale disagio, investendo, per esempio, in progetti di educativa di strada come in precedenza già suggerito dal nostro gruppo”.

Una terza domanda riguarda “Quale interlocuzione e con quale modalità, sia stata realizzata prima e durante l’emissione di tale ordinanza con i gestori degli esercizi commerciali per considerarne il possibile impatto negativo sugli esercizi stessi”.

Rivoltiamo chiede inoltre al sindaco Sgroi: “Di riferire in modo dettagliato rispetto al numero di interventi effettuati dalle forze dell’ordine, polizia locale inclusa, per fare rispettare l’ordinanza di fine dicembre e di riferire in merito a quale strumento oggettivo di misurazione abbia potuto adottare il sindaco al fine di valutare l’efficacia dello strumento applicato” e se l’amministrazione comunale intenda attivare nuovamente i divieti e in tal caso con quali strumenti intenda confrontarsi con la cittadinanza a riguardo.