Crema, 02 marzo 2022
C'è la guerra e comincia a mancare tutto. Per questo in ogni parte del mondo si raccolgono generi alimentari, suppellettili, indumenti da spedire in Ucraina, in aiuto al popolo che resta a difendere la propria patria.
Anche nel cremasco si moltiplicano i punti di raccolta. Uno dei primi, molto attivo, è in via Enrico Martini al n.14. Ludmilla, ucraina, ha messo a disposizione il suo negozio di estetista che aveva appena affittato.Ha rinunciato ad allestirlo per spendersi, con altri suoi connazionali e collaboratori, a favore dei fratelli ucraini rimasti in patria.
"Stiamo raccogliendo di tutto e le offerte arrivano numerose - conferma - tanto che abbiamo già inviato sei pullman pieni di merce alla frontiera tra Romania e Ucraina. I nostri uomini non possono entrare perché poi non potrebbero più uscire (i maschi da 18 a 60 anni non possono lasciare il Paese, ndr). In frontiera, a Mamivtsi, aspettano i fratelli ucraini che vengono a ritirare la merce. Adesso stiamo cercando un autotreno per riempirlo e spedirlo laggiù. Ringraziamo tutti, tutte le fabbriche, come la Silc, che generosamente contribuiscono, la Caritas, tutti i privati. Anche il comune ci dà una mano: ci ha messo a disposizione un capannone a S. Maria dove a breve ci trasferiremo per la raccolta perché qui è già quasi tutto pieno. Siamo commossi da tanta generosità, ma laggiù a mano a mano che la guerra continua, ci sarà sempre più bisogno dell'aiuto di tutti".
Per chi desidera informazioni può chiamare il 3296971601.
Nel cremasco le iniziative si moltiplicano per cercare di aiutare quella gente, martoriata dalle bombe e dalla guerra (vedi le notizie del giorno cliccando qui).
Nelle foto, il negozio dove c'è il punto di raccolta e i pacchi stipati all'interno