Crema, 03 agosto 2023

(Luigi Dossena e Pier Giorgio Ruggeri) La figura più importante del Medioevo per Crema è il cardinale Guido da Crema, fine diplomatico, uomo dalle giuste alleanze che nel 1164 salirà fino in Vaticano per ricoprire il ruolo di antipapa con il nome di Pasquale III.

Nasce a Crema intorno al 1110 da una famiglia Gisalbertina. Ha parenti importanti come i re di Francia e di Inghilterra e comincia la sua folgorante carriera andando a far da paciere a Verona come legato pontificio nel 1146 tra il vescovo Tebaldo e l'arciprete della cattedrale. Forte di questo successo, viene mandato in Germania in missione diplomatica per rappacificare il duca di Polonia e suo fratello.. Questo successo gli vale la nomina a cardinale, nel 1150, per volontà di papa Eugenio III. A fine 1152 si trova a rappresentare il pontefice nelle trattative con la parte imperiale, stilando patti che verranno ratificati a Costanza. Per volontà di papa Adriano IV va incontro al Barbarossa nel 1155 che aveva conquistato Tortona e marciava verso Roma. Ottiene un'alleanza con l'imperatore di Svevia che però deve essere rinnovata nel 1159, con Barbarossa alle porte di Milano. Papa Adriano IV spira il 1° settembre 1159 e c'è battaglia per l'elezione al soglio di Pietro. I cardinali eleggono Alessandro III, mentre la fronda, alla quale appartiene Guido da Crema, nomina l'antipapa Vittore IV. Sempre nel 1159 Guido da Crema è con il Barbarossa sotto le mura di Crema, che sarà distrutta nel gennaio del 1160. Quando Vittore IV muore tocca a lui la nomina ad antipapa. Siamo nel 1164 e il 22 aprile a Lucca dove due cardinali e il suggeritore del Barbarossa, l'arcivescovo Rainaldo di Dassel nominano lui antipapa che prende il nome di Pasquale III.

E' il 1165 quando Barbarossa indice la dieta di Wurzburg nella quale invita le teste coronate europee a riconoscere Pasquale III e a giurargli fedeltà.

Atto più importante e di grande rilevanza storica del nostro antipapa fu la santificazione di Carlo Magno, fortemente desiderata dal Barbarossa e promulgata nel 1165. Al culmine della sua carriera pasquale III nomina il Barbarossa imperatore il 1° agosto del 1167 nella cattedrale di S. Pietro. Dopo di che l'imperatore lascia Roma perché il suo esercito è decimato dalla peste. Pasquale III dapprima si rifugia a Viterbo ma poi torna nell'estate dell'anno successivo a Roma, dove viene confinato nella torre di S. Pietro, nella quale morirà di peste il 20 settembre.

Tutti gli atti di Pasquale III come antipapa vennero cancellati, meno la santificazione di Carlo Magno, che resterà santo per sempre.