![Crema News - Monte Cremasco - E non se ne vogliono andare](https://static.crema-news.it/crema-news/Assets/Images/2023_7/12/202371216714/e78f0a35-63a9-4a27-8feb-72ea2964eb70.jpg)
Monte Cremasco, 12 luglio 2023
Rischio di bancarotta per il comune di Monte Cremasco, costretto a sborsare 5400 euro il mese per mantenere in un istituto una famiglia di stranieri, moglie e tre figli, che non vogliono accettare alcun appartamento (gratuito) proposto del comune. E il sindaco Giuseppe Lupo Stanghellini prende carta e penna e denuncia la situazione ai suoi cittadini.
Il problema nasce la primavera dello scorso anno, quando questa famiglia riceve uno sfratto per morosità. Il comune si adopera prontamente e, con non poche difficoltà, trova una casa Aler adeguata alle esigenze delle cinque persone (due adulti che non lavorano e tre figli minori) a Cremona. Ma il padre rifiuta questa casa perché ritenuta troppo lontana ("Ma se non ha alcun lavoro, lontana da cosa?", si chiede il primo cittadino).
Al rifiuto di questo alloggio il comune fa una proposta: ti diamo 6000 euro l'anno per quattro anni, trovati casa dove vuoi. Ma la famiglia rifiuta anche questa proposta e così, obtorto collo, il comune si trova a dover far ospitare in un istituto moglie e figli al fantastico presso di 5400 euro mensili.
Arriviamo a questa primavera e il comune ripropone alla famiglia i 6000 euro per quattro anni, ma si scontra con un nuovo rifiuto. Quindi parla con l'istituto informando che, non sussistendo più l'emergenza, vorrebbe che la famiglia lasci la struttura. Ma l'istituto risponde che la famiglia non se ne vuol andare e che il comune deve continuare a pagare (5400 euro/mese).
Allora il sindaco trova un altro alloggio con caratteristiche adeguate per questa famiglia e lo recepisce in un paese del cremasco confinante con Monte. Si tratta di un appartamento arredato che costerà al comune 600 euro il mese per un totale di 7800 euro anno che per quattro anni fanno 31.200 euro. Sempre meno del costo in istituto. Risposta? Non se ne fa nulla perché la casa sorge in zona degradata e lontana da scuola e parchi giochi. Notare: la casa è in zona dove sorgono numerose villette...
A questo punto, sfiancato da questa assurda situazione e non sapendo più a che santi appellarsi, il sindaco ha preso carta e penna e ha mandato una relazione completa della situazione al prefetto: "Ho chiesto al nostro ufficio tecnico -ribadisce il sindaco - una relazione sullo stato dell’appartamento e al prefetto di Cremona conferme o meno sulla “fama” del quartiere dove si trova la casa che abbiamo reperito, nonché sull’esistenza e relativa distanza dei servizi, quali scuola, aree verdi, farmacia ecc: ebbene entrambe le relazioni smentiscono clamorosamente le scuse dei questa famiglia, che evidentemente ritengono preferibile l’attuale collocazione, certo più simile a un albergo e dunque più comoda e interamente gratuita persino nel vitto e alloggio".
In totale e a oggi la famiglia è costata al comune 64.800 euro e continua a costare 5400 euro ogni mese che passa. E questo a fronte di una spesa sociale pagata dal comune che è passata da 141.123.,53 euro (2016) agli attuali 304.644,95 euro.
E loro, comunque, non se ne vogliono andare