
Crema, 19 giugno 2020
"Buongiorno mi hanno contattata dall'ufficio clienti di Esselunga. Si sono scusati dell'accaduto e una signora mi ha chiesto se volessi incontrare il direttore e mi sembra un ispettore del centro di Pantigliate. Ovviamente ho detto di sì perché così li sensibilizzo direttamente sul problema dei portatori di handicap. Ho dato alcune disponibilità di data e orario e mi faranno sapere per mail. Vediamo. Grazie ancora".
Comincia così la comunicazione di Cristina Piacentini, presidente del comitato Zero barriere di Crema che è stata al centro di un increscioso caso nel supermercato Esselunga di Pantigliate (leggi l'articolo cliccando qui) la scorsa settimana, dove si era recata a fare la spesa con il marito e accompagnata dal figlioccio prete. Due commesse l'avevano ammonita a non tornare più perché il decreto anticoronavirus non permette l'accesso al supermercato a più di una persona per famiglia, decreto che però era decaduto il 18 maggio scorso. Inoltre, lei non avrebbe potuto entrare perché accompagnata da una terza persona. Inutilmente la presidente aveva fatto presente le sue ragioni e aveva cercato di parlare con un responsabile non riuscendoci. Di qui la decisione di scrivere al supermercato, senza però ottenere risposta. Dopo che la notizia è arrivata ai giornali, il supermercato si è fatto vivo scusandosi e proponendo un incontro.
Nella foto, Cristina Piacentini con il figlioccio prete