Crema, 14 giugno 2024

(Annalisa Andreini) Il ristorante Vitium, unica Stella Michelin di Crema e Cremona, a grande sorpresa, ha chiuso oggi i battenti lasciando stupiti molti cittadini. 

Il Vitium, dal nome iconico, aveva aperto alcuni anni fa prendendo il posto del ristorante Botero, che si è spostato nella zona del mercato, in via Verdi.

Una location particolare quella del Vitium, in un suggestivo palazzo antico esterno che poi si trasforma all’interno in un moderno loft che accoglie gli ospiti all’ingresso con la scritta Your Place Your Vitium.

Deus ex machina il giovane ristoratore Michele Minchillo, una grande promessa della cucina che si era ripromesso di prendere la stella entro i 30 anni. E così è stato.

Il piatto premiato con la stella e inserito nella rinomata guida Michelin, Cacio e pepe, gamberi e lime (che ovviamente era in carta), ha il suo perché anche se certamente non ha che fare con i sapori tipici cremaschi.

Il locale aveva subito anche la chiusura durante il Covid, poi è giunto a sorpresa l’inserimento nella Guida nel novembre 2021 e di lì a poco l’arrivo dell’agognata stella.

Era interessante la proposta di alcuni percorsi degustativi.

Gli ultimi iter del gusto erano quattro. In-contro, composto da sette portate con una contaminazione di territori e di gusti: una tela in cui la creatività dello Chef poteva sfogarsi a mano libera. Poi c’era Vitium, cinque portate intriganti: svariate composizioni di ingredienti con provenienze geografiche diverse, anche locali dal Salva Cremasco alla ‘Nduja, dal ragù alla genovese alla mostarda, passando per il Earl Grey Tea.

Si proseguiva con il Green side, un’attenzione speciale alla versione vegetale interpretata dallo Chef e da ultimo le tre portate del Freedom: “Liberate i vostri sensi scegliendo tre piatti che più vi rappresentano. Enjoy”. 

Anche il pane con lievito madre era uno dei suoi punti di forza.

E il rapporto con la città di Crema come è stato? 

Non semplice all’inizio: lo Chef ha dichiarato di avere avuto dei weekend vuoti, ma poi il giro pian piano è aumentato nonostante alcune diffidenze sia per una nuova location, sia per un nuovo Chef, sia per una nuovo modo di intendere la cucina. Tantissimi i clienti che venivano da fuori città e tanti giovani, un aspetto molto interessante.

Una piccola realtà quella del Vitium, con tre persone in cucina e due in sala e personale extra nel weekend, che piacevano parecchio ma lo Chef ha ora deciso di optare per un’altra strada, un altro percorso e altri progetti futuri.

Un po’ come la cucina che è in continua evoluzione.

E del resto lo Chef Minchillo in più di un’occasione aveva dichiarato di non essere uno Chef solo invasato di cucina ma uno Chef in divenire. 

Unico interrogativo che rimane sospeso nell’aria di inizio estate: la città Crema ha compreso fino in fondo il potenziale turistico derivante dall’avere un locale stellato?