Crema, 07 agosto 2025

Mauro Benzoni, persona di Crema, acquista un vecchio mobile per 200 euro e ci trova un tesoro nascosto: buoni fruttiferi postali per un valore complessivo di 190mila euro. Ma non se li tiene e cerca il legittimo proprietario.

La vicenda comincia con Benzoni che mette gli occhi su un mobile d'epoca e lo compra. Controllando il mobile per valutarne le condizioni, si accorge di un particolare suono vuoto proveniente da quello che sembra un pannello di legno. Un'ispezione più accurata rivela un doppiofondo sapientemente nascosto, una specie di cassaforte domestica.

All'interno di questo vano segreto, avvolti con cura in carta velina e tessuti protettivi, ci sono decine di buoni fruttiferi postali. La data di emissione di questi titoli di risparmio risale a diversi decenni fa, quando i buoni postali erano considerati il risparmio di famiglia a cui affidarsi. Si tratta di buoni emessi in periodi diversi, alcuni risalenti agli anni '70, altri agli anni '80. Il valore nominale originario, rivalutato secondo gli interessi maturati nel corso dei decenni, raggiunge i 190mila euro.

La reazione di Mauro Benzoni. Invece di considerare la scoperta come un colpo di fortuna personale, è quella di cercare la famiglia alla quale apparteneva il mobile e, quindi, i buoni postali per restituirli.

L'appello lanciato dal cremasco si sta diffondendo attraverso i canali social e i media locali. L'uomo ha fornito alcuni dettagli che potrebbero aiutare nell'identificazione: il mobile proveniva probabilmente da una casa del centro storico di Crema o dei paesi limitrofi e le caratteristiche dei buoni postali potrebbero corrispondere a quelli acquistati da una famiglia negli anni '70-'80.