Crema, 26 novembre 2024
(Annalisa Andreini) Sos caldaia a scuola.
Non c’è pace per il riscaldamento degli istituti scolastici cremaschi gestiti dalla Provincia.
I disservizi relativi agli impianti di riscaldamento sono cominciati qualche settimana fa con il liceo Racchetti da Vinci, seguito dall’Istituto Pacioli e dal Marazzi di via Inzoli.
Ultimo, in ordine cronologico, il disservizio toccato al liceo delle scienze umane dell’Istituto comprensivo Munari che, nella sede di Largo Falcone e Borsellino, si è ritrovato con le aule al freddo.
La temperatura, in questi giorni, è scesa fino a sfiorare lo zero.
Del resto l’edificio risale agli anni ‘40 e presenta tutte le difficoltà di una costruzione ormai vetusta.
Grandi disagi dunque per gli studenti, costretti a fare lezione coperti da giacconi e coperte pesanti. E tante le lamentele da parte dei genitori, anche perché secondo la legge la temperatura in aula non dovrebbe essere inferiore a 18 gradi.
La dirigente Roberta Di Paolantonio, in riferimento all’Istituto Marazzi, ha assicurato che quotidianamente il responsabile della sicurezza monitora le temperature.
In verità, gli impianti di riscaldamento dei diversi istituti sono tutti piuttosto vetusti e quindi soggetti a continui danni.
“La Provincia - ha dichiarato la dirigente - ha già mandato una ditta a cambiare uno dei tre apparecchi termici mentre per le altre due caldaie, che fanno funzionare i termosifoni che scaldano le aule, mancano dei pezzi di ricambio, come si è verificato durante il sopralluogo ed è necessario pazientare. In ogni caso, la temperatura nelle aule non è mai uniforme e dipende da dove sono posizionati i sensori.
Un intervento comunque è atteso a breve”.