Crema, 09 gennaio 2022

Arriva con un po' di ritardo, sale le scale e saluta il sindaco Fabio Bergamaschi, il Dg dell'ospedale Ida Ramponi, il direttore socio sanitario Diego Maltagliati e il dg dell'Ats Valpadana Salvatore Mannino. Ascolta le parole di saluto del primo cittadino che espone le problematiche della struttura e propone di allargarsi un po' più là, dove ci sono gli Stalloni (di proprietà della Regione) e poi parla.

"Non sono candidato alle prossime elezioni regionali e non miro ad alcun posto nella nuova giunta. Quindi chi pensa che questa sia una visita elettorale, sbaglia. Dopo il 15 di febbraio torno a fare il nonno. Tuttavia, voglio rendermi conto delle difficoltà che ci sono per cercare di risolverle perché mi piace assolvere agli impegni".

Guido Bertolaso, assessore regionale alla Sanità a Crema vuole conoscere questa casa della comunità che tante polemiche ha suscitato. Nel suo discorso alla presenza delle autorità cittadine ha tenuto a far sapere di essere al corrente di tutto. E di tutto ha parlato. Ha ribadito che la Regione mette soldi su sue proprietà, scartando per l'ennesima volta l'ipotesi dell'ex tribunale, di proprietà del comune.

"Mancano i parcheggi? Ci stiamo lavorando. Non c'è l'ascensore? A breve ci sarà. Ma io voglio che quando una persona verrà in questi uffici, al momento di uscire sia soddisfatta e abbia trovato la giusta risposta alle sue istanze. Per questo anche dopo le elezioni, controllerò che il progetto prosegua correttamente e che l'accordo con i cittadini abbia il giusto riscontro".

E poi la stoccata finale: "Abbiamo destinato quasi cinque milioni a Crema per la realizzazione di un grande centro per la salute mentale e la cura. Noi abbiamo messo i soldi, a voi utilizzarli nel modo previsto".

A oggi la casa di comunità ospita il punto unico di accesso, i servizi di scelta e revoca del medico e di raccordo con la medicina di base, il servizio di continuità assistenziale, il servizio sociale, l’assistenza domiciliare integrata e il servizio psicologico territoriale. E ancora, il centro adozioni, l’ufficio di protezione giuridica, le cure primarie, l’ufficio protesi, l’ambulatorio di medicina legale con le commissioni patenti e invalidi. Lì troveranno collocazione anche gli infermieri di famiglia. Per il resto bisogna attende il prossimo anno e il 2024, come da programma.


Nelle foto, l'assessore regionale alla Casa di comunità