Vailate, 04 febbraio 2025
(Gianluca Maestri) Ai premi, tutti prestigiosi, Attilio Cosentini e Veronica Manitta, coppia nella vita e nel lavoro e titolari del Da Attilio Pizzeria & Long Drink, oramai ci sono abituati ma l’emozione di riceverne uno è sempre impagabile, come nel caso dell’ultimo, in ordine di tempo, che è datato fine gennaio. Si tratta dei Tre Pennelli, attribuiti al locale di via Marconi 49 nell’ambito del premio internazionale Arcimboldo d’Oro del Festival Artisti del Gusto di Napoli, un evento che ha come finalità quella di premiare uomini e donne che, con professionalità, quotidianamente preservano qualità, tradizione e artigianalità, strizzando l’occhio all’innovazione enogastronomica. Proprio quello che da oltre dieci anni fanno Attilio e Veronica, prima nella loro pizzeria d’asporto di Treviglio, dal settembre scorso a Vailate, nel locale allestito negli spazi che per tanti anni sono stati quelli del ristorante-pizzeria Al Toscano, sopra l’ufficio postale.
“Già nel 2023 – racconta Attilio - eravamo stati premiati ma con Due Pennelli, quest’anno invece ce ne sono stati assegnati tre, che sono il massimo riconoscimento da parte de L’Arcimboldo d’Oro. Siamo stati premiati al Teatro Totò di Napoli da Enrico Porzio (un’istituzione nel mondo food), davanti a una platea di centinaia di persone fra le quali c’erano tutti i vecchi maestri della pizza napoletana e professionisti del settore arrivati da tutta Italia e anche dall’estero. È stata una bella soddisfazione”.
Un premio che fa seguito al Best Award Pizza vinto a Trani nel novembre scorso dai due pizzaioli e che fa loro da ulteriore incentivo per continuare a sperimentare, a migliorarsi e a migliorare l’offerta alla clientela. In tal senso al Da Attilio ci saranno presto delle novità. “Stiamo predisponendo un nuovo menù –precisa Cosentini- in collaborazione con uno chef stellato anche se manterremo sempre la linea classica. I progetti sono tanti, le ambizioni anche, sempre alla ricerca di nuovi prodotti che possano essere un segno caratteristico della nostra passione del nostro lavoro”.