Vailate, 19 dicembre 2025
(Gianluca Maestri) Bene dotare il paese di un'area cani, molto meno realizzarla al piazzale Aldo Moro.
La pensa così il gruppo di minoranza Prima Vailate che contesta la scelta della giunta, confermata durante il consiglio comunale di martedì sera, di realizzare un'area per la sgambatura di Fido in un terreno adiacente alla caserma dei carabinieri.
“La nostra amministrazione, guidata dall'ex sindaco Paolo Palladini - spiega il capogruppo consiliare di Prima Vailate Pierangelo Cofferati, – aveva individuato nel 2021 e poi acquistato, un apposito terreno in fregio alla via Martiri, adiacente alla pista ciclabile e quindi sufficientemente fuori dal centro abitato per garantire contemporaneamente l'esigenza di sgambamento cani senza arrecare disturbo alla quiete pubblica in qualsiasi ora del giorno. Non condividiamo assolutamente la scelta della nuova posizione adiacente a decine di abitazioni e confinante con la caserma dei carabinieri. Avendo il comune già investito risorse pubbliche per l'acquisto di un terreno appositamente destinato a questo scopo riteniamo l'altra collocazione vicino alla ciclabile per Misano maggiormente adatta sotto ogni profilo. Le esigenze devono essere contemperate sotto ogni aspetto e principalmente per motivi di igiene e quiete pubblica”.
Per l'amministrazione è il sindaco Andrea Trevisan a replicare, parlando di critiche strumentali da parte di Prima Vailate:
“Piazzale Moro è già meta di molti cittadini che portano a passeggio i propri cani e realizzarvi un'area apposita significa offrire un servizio in una posizione centrale e facilmente accessibile. È quindi difficile comprendere, tantomeno condividere, la posizione della minoranza che ne parla come se non avesse idea di come funzioni un'area cani. Si tratta di un'area recintata e regolamentata che prevede un numero massimo di cani ammessi i quali potranno muoversi liberamente in sicurezza e sotto supervisione del proprietario. Non è la prima volta che quest’amministrazione sceglie consapevolmente di discostarsi dagli investimenti effettuati dalla precedente quando questi non risultano coerenti con bisogni reali o attuabili. La zona individuata -conclude il primo cittadino – è adeguata alla funzione prevista, pertanto certe critiche appaiono come al solito strumentali”.