Rivolta, 17 dicembre 2025
(Gianluca Maestri) Un omaggio alle contrade, alle vie, ai vicoli, e alle piazze del centro storico del paese. Questo vuole essere il libro di Cesare Sottocorno, insegnante oggi in pensione, “Rivolta d’Adda, il centro storico”, edito con il patrocinio del comune e con il contributo della Bcc di Caravaggio, Adda e Cremasco, presentato domenica pomeriggio nell’atrio del palazzo comunale.
Focalizzandosi sul periodo temporale che va dal 1800 al 1971 Sottocorno ha ricostruito due interessanti momenti della storia rivoltana: l’abbattimento di Porta Rocca e di Porta San Michele e la realizzazione delle circonvallazioni. Curiosità, immagini e memorie restituiscono la vita del borgo che fu e dei suoi quartieri. Un’opera, quella di Sottocorno, che unisce ricerca storica e amore per il paese in cui l’autore è nato e cresciuto, del quale conosce le vicende storiche, le meraviglie artistiche e tutta la gente.
Nel suo lavoro Cesare è andato alla scoperta della vecchia denominazione delle piazze e delle vie descrivendo non solo le principali caratteristiche di un antico borgo adagiato sulla riva sinistra dell’Adda ma anche momenti di cronaca come ad esempio i contrasti per l’utilizzo di un pozzo o per la bonifica di un cortile.
Il libro si avvale di un ricco apparato fotografico, fondamentale anche per ricordare luoghi ormai irrimediabilmente perduti. In copertina è stato collocato un pastello dell’illustratore Alfonso Goi. L’impaginazione è stata curata da Gigi Brandazza mentre il parroco don Dennis Feudatari ed il presidente della Bcc di Caravaggio, Adda e Cremasco Giorgio Merigo hanno scritto le prefazioni.
Dopo aver ringraziato la Bcc e gli altri sponsor (Avisco, Fratelli De Poli, Caseificio del Cigno, farmacie Ferrario e Damioli, Silvia Riva) Sottocorno ha concluso la sua presentazione affermando di aver voluto, con questo libro, consegnare ancora una volta alla memoria, le radici di Rivolta d’Adda: “Un’inestimabile eredità di arte, di cultura materiale e di natura che è dovere salvaguardare e custodire”.