
Trescore, 29 maggio 2025
(Gianluca Maestri) I nuovi orari della biblioteca comunale in vigore da questo mese fanno discutere. Troppo limitative, secondo alcuni fruitori del servizio, soprattutto per chi lavora a tempo pieno, le aperture al pubblico del lunedì pomeriggio (15-17), del mercoledì pomeriggio (14,30-16,30) e del giovedì e del venerdì mattina (9-12,30).
Al riguardo, è di queste ore la protesta social di una utente (che ha anche inviato una mail al comune): “Con i nuovi orari viene precluso l'accesso per prendere in prestito un libro o per renderlo. Per potervi accedere dovrei prendere minimo un’ora di permesso non retribuito o ferie. Personalmente lo trovo ingiusto e limitante, sono anni che frequento la biblioteca fin da quando ero bambina e adesso non posso più farlo”.
Spunta anche una lettera scritta al comune nel febbraio scorso nella quale già veniva presentato il problema di diverse giornate di chiusura al pubblico riscontrate negli ultimi tempi. “Le stesse – si legge - appaiono più numerose rispetto al passato ma soprattutto ripetute, discontinue non programmate e non comunicate al pubblico con congruo anticipo, come solitamente avveniva in precedenza”.
Per l’amministrazione comunale ha risposto, sempre via social, l’assessore ai lavori pubblici Giovanni Lameri: “Da questo mese lo stato non ha autorizzato il progetto del servizio civile che ci permetteva di avere una volontaria per il funzionamento della biblioteca. Non avendo più a disposizione questa figura abbiamo dovuto organizzarci per garantire l’apertura. Non potendo sostenere costi aggiuntivi siamo riusciti, grazie alla disponibilità dell’assistente sociale e di una volontaria, a garantire nove ore settimanali di apertura contro le precedenti 12. Avremmo voluto fare di più ma questo è il massimo sforzo sostenibile per il comune. Per il prossimo anno ci impegneremo ad avere di nuovo il servizio civile da destinare alla biblioteca al fine di riportare l’orario come in passato. Vorrei far presente che i comuni, a causa dei continui aumenti dei costi dei servizi e dei continui aumenti delle spese del sociale, sono messi a dura prova per cercare di garantire i servizi che fino a oggi hanno dato”.
Lo stesso Lameri aggiunge: “Una soluzione potrebbe essere l’impiego di un altro volontario che nei giorni scorsi si è fatto avanti per dare una mano e che, dopo una piccola formazione, potrebbe garantire l’apertura della biblioteca in orari consoni per chi lavora tutto il giorno. Va sentita però la nostra Rete Bibliotecaria di riferimento. Se otterremo l’okay potremo avere delle ore di apertura in più”.