Crema News - Pandino - Caso mensa, vincono i genitori Mensa scolastica (foto esemplificativa)

Pandino, 30 maggio 2025

Le famiglie degli alunni della materna e della primaria che usufruiscono della mensa scolastica pagheranno gli arretrati ma la cifra che dovranno versare sarà molto inferiore a quella inizialmente chiesta loro dalla ditta appaltatrice del servizio. Di fatto, per i genitori, è un successo.

Il caso. È il novembre scorso quando la ditta appaltatrice chiede alle circa 500 famiglie utenti del servizio di pagare un conguaglio sulle rette della mensa scolastica relative all’intero anno scolastico 2023-2024 e ai mesi di settembre e ottobre 2024: più o meno 70 euro se il bambino frequentava la materna, 40 se invece frequentava la primaria.

Da settembre 2024 la nuova tariffa per il singolo pasto in mensa sale da 4,88 a 5,19 euro. La ditta sostiene però di averla introdotta già nel 2023-2024 ed è per questo che chiede a papà e mamme il conguaglio. I genitori non ci stanno: sostengono invece di non aver ricevuto alcuna comunicazione sull’incremento dei costi già nel precedente anno scolastico e fanno notare che nemmeno il portale dove si effettuano i pagamenti è aggiornato con il nuovo prezzo. Così chiedono e ottengono di avere un parere legale sulla vicenda che è a loro favorevole perché la ditta appaltatrice, in una comunicazione inviata nei giorni scorsi alle famiglie stesse, chiede loro solo il conguaglio per l’aumento del costo dei pasti erogati da settembre a ottobre 2024 (8 euro per chi frequenta la primaria e 10-12 per chi frequenta la materna). Nessun altro arretrato.

Per i genitori, dicevamo, un successo e una questione di principio visto che, in buona fede, hanno continuato a pagare la vecchia tariffa.