Crema, 30 maggio 2025

(Alberto Mori) Colore è desiderio vitale. Il colore con l’arte della pittura offre ingresso alla natura del vivente, umana le nostre percezioni, le prepara al lavoro della materia, al cammino dei segni e delle forme. Al divenire. Le opere di Paola Leone cercano sempre percorsi differenti nel loro compiersi.

La sensibilità dell’artista, la sequenza dei gesti, il corrispondere delle azioni pittoriche a contesti tematici, ritrovano ogni volta fonte d’energia espressiva in grado di condurre il fruitore alla condivisione delle sue esperienze.Sassi di fiume, fiori di campo, vortici di pennellesse, spatole luminose, dripping sgoccianti, combines fra carte assemblate, collages, tessuti rigenerati, vestiti reinventati: siamo sempre nella condizione di una dimensione creativa costruita con il lavoro della ricerca sui/nei materiali.

Siamo nella progressiva configurazione di un mondo che ha sempre cercato contatto e connessione ed ora restituzione: “Io torno con le mie ali.Lasciatemi tornare indietro.Voglio morire come alba.Voglio morire come sorgente.” Paola Leone ha varcato una soglia dove gli strumenti umani dell’artista e dell’arte possono anche essere abbandonati e non vi è in questa scelta nessuna forza o particolare condizione spirituale raggiunta, perché l’essere stata insieme ai colori e ai segni è volontà che l’ha permeata intimamente e si scopre tuttora assonante con il mondo e con il cosmo. L’esercizio estetico di raccordare le sue opere con una evoluzione stilistica che pure esiste, considerati gli studi che l’artista ha svolto nel suo percorso, diventa inutile, perché in questa mostra, sintesi meditata e cronologica della sua produzione, si riconosce il suo essere che ha accolto il fare arte con la sua stessa esistenza.“Scivolo sull’acqua,sulla rotondità del cosmo. Che sensazione unica. Io il sole e l’acqua” scrive in una riflessione di poesia l’artista sentendo nel corpo gli elementi della sua terrestrità dove l’arte l’ha condotta verso la conoscenza della vita vera che soffre, desidera, spera e nella quale, dice:”Lasciatemi volare” assorta e assorbita dall’ampio e lieve incanto della natura del colore mentre “Da una sponda all’altra fra tenebre e luce viviamo l’eterna illusione”, questo passaggio è viatico per chiunque voglia scoprire nelle opere di Paola Leone come il tempo nell’arco d’una intera esistenza di lavoro intenso ritrovi la meta sempre in cammino dell’arte.


Torno con le mie ali

di Paola Morettini Leone

31 maggio -15 giugno 2025

Crema - Museo civico sale Agello

Inaugurazione sabato 31 maggio, ore 17.00

Apertura da martedì a sabato 16.30 -18.30

Domenica 10.00 -12.00 /16.00 -19