
Trescore, 30 marzo 2025
(Gianluca Maestri) Pro Loco e comune ai ferri corti. L’associazione guidata dal presidente Maurizio Chizzoli lamenta una totale mancanza di collaborazione da parte dell’ente che dal canto suo risponde di non poter garantire il sostegno richiesto in questo momento storico, così complicato per i comuni.
“Da anni – sostiene la Pro Loco in un comunicato - chiediamo al comune di formalizzare una convenzione per poter lavorare insieme in modo più strutturato e proficuo a beneficio di Trescore. Tuttavia, nonostante ripetuti tentativi, l'amministrazione non ha mai trovato il tempo o la volontà di rispondere positivamente. Questa è una situazione che non possiamo più tollerare”.
La festa di carnevale del 1° marzo scorso è la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
“Quest'anno, dopo aver adempiuto a tutte le pratiche e ottenuto le necessarie autorizzazioni per l'occupazione del suolo pubblico – continua la Pro Loco, - ci siamo trovati di fronte a un ringraziamento poco sincero da parte del comune che ha accompagnato la richiesta di pagamento per l'occupazione del suolo pubblico, come se la nostra fosse una mera prestazione a pagamento. Lo stesso è successo con il posizionamento dell’albero di Natale nel 2023. La verità è che la Pro Loco, da sempre impegnata nel promuovere eventi che arricchiscano la vita sociale e culturale di Trescore, non riceve alcun sostegno concreto ma solo richieste di pagamento e una freddezza che non fa altro che indebolire il nostro lavoro. Non possiamo più ignorare questa situazione. La Pro Loco è sempre stata al servizio della comunità, ma è giunto il momento che l'amministrazione comunale prenda seriamente in considerazione l'importanza del nostro lavoro ed inizi a collaborare in modo reale e tangibile”.
“È da tempo – replica il sindaco Angelo Barbati - che la nostra amministrazione ha comunicato a tutte le associazioni presenti sul territorio che a causa dei problemi del bilancio comunale non riusciamo a garantire la copertura economica dei contributi. Le spese sono in costante aumento, le entrate rimangono invariate e la prima cosa che l’amministrazione deve tagliare sono le spese non strettamente necessaria al funzionamento della macchina comunale. Ci dispiace ma è un dato di fatto trasparente, deducibile dal bilancio comunale che viene pubblicato all’albo pretorio. È una situazione – prosegue Barbati - che coinvolge più o meno pesantemente tutti i comuni. Infatti, per calmierare le spese spesso noi amministratori ci mettiamo in gioco di prima persona per le piccole manutenzioni del paese. Quindi se la Pro Loco ritiene che il sociale, le manutenzioni e i servizi siano da mettere in secondo piano, noi non lo condividiamo”.
Quanto al pagamento dell’occupazione del suolo pubblico Barbati tiene a precisare: “La tassa di occupazione del suolo pubblico è disciplinata dal decreto legislativo 507/1993, oggi sostituito dalla norma del canone unico patrimoniale”.
“La giunta – aggiunge il sindaco - non può esonerare il canone di occupazione se non per quelle attività espressamente previste. La fattispecie degli eventi organizzati della proloco (manifestazioni senza scopo di lucro), seppur organizzati con il miglior fine, non rientrano tra quelli ammissibili per l’esonero, a prescindere se abbiano o meno il patrocinio del comune e su questa questione si è già espressa più volte anche la corte dei conti”.