Crema News - Torlino - Anche Figoni rinuncia all'indennità Il primo cittadino Giuseppe Figoni

Torlino Vimercati, 17 novembre 2025 

(Gianluca Maestri) Sindaco ma all'occorrenza autista, messo, cantoniere e manutentore. Insomma, una vita per il comune, al servizio dei concittadini, quella di Giuseppe Figoni. Poteva uno come lui che da sempre si dedica all'amministrazione della cosa pubblica, non rinunciare a quasi tutta l'indennità di carica? Certo che no. 

“Quando sono diventato sindaco - racconta – ho detto alla ragioniera del comune: incasso mensilmente 300 euro della mia indennità e lascio gli altri 900 circa nelle casse municipali, a disposizione del bilancio comunale. E da allora, sono al quarto mandato, ho sempre fatto così”.

Figoni, che ha 73 anni ed è in pensione, è in amministrazione comunale a Torlino da mezzo secolo e ha sempre rinunciato a una buona parte dell'indennità di carica, quando non vi ha rinunciato del tutto e al gettone di presenza come consigliere. 

“Quando ero vice del sindaco Isaia Donarini - continua – rinunciavo totalmente all'indennità e nei cinque anni dal 2014 al 2019 in cui sono tornato a essere il suo vice (allora Figoni, per legge, non potè candidarsi per un terzo mandato consecutivo) ho rinunciato anche al compenso come numero due dell'amministrazione, che in verità era basso, mentre lui, su mio suggerimento, ha fatto come me, percependo 300 euro al mese e lasciando gli altri 900 al comune. Ora anche il mio vice Roberto Bernocchi e l'assessore Massimo Pedrinazzi rinunciano agli emolumenti a favore del bilancio comunale”.