Crema News - Pandino - Gas: ma quanto ci costi Il castello e, nei riquadri, Francesco Vanazzi (in alto) e Luigi Galimberti

Pandino, 03 dicembre 2025

(Gianluca Maestri) Non saremo ai livelli dell’immediato post Covid ma ancora oggi il caro-bollette non risparmia nessuno, tantomeno gli enti pubblici come il comune di Pandino che, in una delle ultime variazioni al bilancio di previsione 2025-2027, ha alzato ancora la previsione di uscita per le spese di riscaldamento degli edifici pubblici: la spesa reale è infatti quasi doppia di quella preventivata un anno fa.

A farlo notare sono stati il capogruppo Luigi Galimberti ed il consigliere Jacopo Bacchi della minoranza di Uniamo Pandino, nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale: “Le uscite per il gas metano degli edifici istituzionali –ha detto Galimberti- erano inizialmente previste in 160.000 euro che, con due variazioni, sono salite a 294.524 euro, l’83,65% in più. O c’è un malfunzionamento degli impianti o non sono state correttamente scelte attraverso il broker le tariffe migliori”. Bacchi ha anche fatto presente come in alcuni edifici pubblici il caldo sia eccessivo e come questo costituisca uno spreco di denaro.

“Il bilancio di previsione 2025-2027 – ha risposto l’assessore di competenza Francesco Vanazzi - è stato approvato il 23 dicembre 2024: nel corso del 2025 ci sono stati aumenti non stimabili un anno prima. È stato fatto un aggiustamento che può sembrare elevato in percentuale ma è uno dei tanti effettuati per aggiustare la posizione di bilancio alla situazione reale delle spese dell’ente”.

Il sindaco Piergiacomo Bonaventi si è soffermato sull’aspetto pratico del riscaldamento. In sostanza, gli impianti sono vecchi ma per sostituirli servono troppi soldi: “La parte di riscaldamento a pavimento del castello realizzata lo scorso anno – ha spiegato il primo cittadino - ci consente di gestire senza problemi la temperatura. Non è così per gli impianti storici. Avendo un’unica sottostazione che li alimenta tutti, dovremmo intervenire sulle parte sotterranee con una spesa che non possiamo sostenere. Per quanto riguarda le tariffe del gas dobbiamo attuare una gara Consip ogni anno secondo il principio della rotazione. Per le tariffe dell’acqua –ha concluso- il maggior costo è dovuto all’irrigazione dei campi da calcio per vie delle ultime estati bollenti”.