Offanengo, 29 marzo 2025

(Niall Ferri) Prenderanno il via nel mese di aprile i lavori di restauro conservativo della chiesa parrocchiale di Santa Maria Purificata, a Offanengo.

L’intervento, dal costo complessivo di circa 650mila euro, si è reso necessario in seguito ai danni riportati dalla copertura e dalle vetrate della navata a causa della violenta grandinata del 25 luglio 2023. Il progetto, redatto dall’architetto Magda Franzoni, è stato approvato dalla commissione Affari economici della parrocchia, dalla diocesi di Crema e dalla Soprintendenza. I lavori interesseranno in particolare la conservazione dell’involucro esterno dell’edificio, con una serie di interventi strutturali e di manutenzione. Si procederà, quindi, con il consolidamento della copertura con l’impiego di dormienti perimetrali in legno, tiranti e placche metalliche, così da migliorarne la resistenza statica e la sicurezza sismica. Il restauro riguarderà anche le grandi vetrate e gli infissi in legno, danneggiati dalla grandinata, oltre alla conservazione delle murature dei prospetti, con la chiusura dei fori pontali e il consolidamento delle superfici esterne. Particolare attenzione verrà riservata al decoro attraverso l’installazione di un sistema elettrico di allontanamento dei volatili, per prevenire i danni causati dalla loro presenza. Un aspetto fondamentale riguarderà, inoltre, la verifica della sicurezza sismica dell’edificio.

Dalle prime indagini è infatti emerso che la chiesa presenta già alcuni elementi strutturali di stabilità, come tiranti e catene nelle volte e contrafforti per il contenimento delle spinte. Tuttavia, nel corso dei lavori verranno effettuate ulteriori valutazioni per individuare eventuali criticità e adottare soluzioni mirate così da rafforzare la resistenza strutturale dell’edificio nel rispetto delle sue caratteristiche originarie. La chiesa parrocchiale di Santa Maria Purificata, costruita tra il 1896 e il 1898 su progetto dell’ingegnere Pietro Schiavini, rappresenta un punto di riferimento storico, artistico e religioso per la comunità di Offanengo.

L’edificio, realizzato in stile neoclassico con influenze palladiane, si distingue per la sua imponente facciata in cotto a vista, le colonne intonacate che sorreggono il timpano e la navata centrale illuminata da una serie di finestre classicheggianti a semicerchio. All’interno sono custodite opere di valore, tra cui dipinti attribuiti a Civerchio, Lucini, Picenardi, Barbelli e Pombioli, oltre alla Via Crucis di Mauro Picenardi e ai Misteri del Rosario di Uriele Gatti. Il restauro seguirà rigorosi criteri di conservazione, in conformità con la normativa sui beni vincolati, con l’obiettivo di preservare l’integrità architettonica dell’edificio e garantirne la trasmissione alle future generazioni. L’intervento sarà eseguito dalla ditta Roberto Ghilardi & C. di Mozzanica e beneficerà di contributi finanziari della Cei e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Cremona, Lodi e Mantova. Tuttavia, il sostegno della comunità sarà essenziale per completare i lavori che mirano a tutelare un patrimonio identitario di enorme valenza per la comunità offanenghese.