Castelleone, 25 settembre 2024

(Gianluca Maestri) Tre storie di bicicletta che sono anche e soprattutto esperienze di vita. Sono state raccontate al Teatro Leone, nel corso di una serata organizzata dal comune nell’ambito della Settimana Europea della Mobilità dal Castelleone Mtb, dal rivoltano Luca Strepparola e dall'ex sindaco Pietro Fiori.

Particolarmente toccante quella di quest’ultimo, insegnante di professione (e anche per vocazione), una vita come amministratore pubblico (è stato sindaco di Castelleone per dieci anni, fino all’inizio di giugno e ora è capogruppo di maggioranza in consiglio comunale) e cicloturista per passione. Una passione grande, la sua, per la bicicletta che nemmeno una malattia come la sclerosi multipla ha fermato. Cambiato sì, ma fermato assolutamente no.

Fiori ha raccontato quella che nella locandina della serata è stata definita come Un’esperienza multipla inseguendo meraviglie. Multipla come la sclerosi che gli è stata diagnosticata a fine 2023.

“Uscito dall’ospedale – ha esordito Fiori - ero demoralizzato ma a un certo punto una mia alunna mi fa avere un biglietto in cui mi ricorda che le stelle brillano. Allora ho pensato: vediamo cosa ci può essere di positivo nonostante la malattia”. E da lì è nata in lui l’idea dell’itinerario della sua estate da cicloturista che, in quattro diversi momenti, l’ha portato, sempre da solo, prima sulle salite delle tappe italiane del tour de France in Emilia Romagna, poi sulle strade dei monti Lessini che portano su fino al passo delle Fittanze, poi dal Maloja al Bernina e infine nel Casentino, in Toscana.

“Quest’estate ho fatto la metà dei chilometri e delle salite rispetto all’estate 2023 – ha detto Fiori - perché la malattia mi costringe a riposare dopo aver pedalato per un po’, anche se non mi sento stanco. Ma proprio il riposo forzato mi ha dato modo di scoprire le meraviglie che la natura disegna, nella certezza che prima non avrei visto certe cose”.

Fra descrizioni di itinerari, proiezione d’immagini e citazioni di storia e poesia (da Dante a San Francesco d’Assisi fino a Marcel Proust) grazie al racconto delle sue scalate Pietro Fiori ha offerto ai presenti in sala, in meno di un’ora, uno spaccato straordinario di vita, fatto di amore per la natura, per l’arte, la storia e la musica e di passione per la bicicletta. “Se sei malato – ha concluso, - sei malato; non puoi negare la malattia. Ma è l’ostacolo stesso che ti aiuta a superarlo, con la forza di volontà. Io non mi arrenderò mai. Come dice la canzone dei Queen, The show must go on, avanti con lo spettacolo”.