Crema News - Crema - Peste suina, via al piano

Crema, 16 settembre 2023

Audizione “Agricoltura, montagna e foreste” di Regione Lombardia con il commissario straordinario professor Vincenzo Caputo in merito agli effetti della peste suina africana (Psa) sul comportato agricolo lombardo. Prima dell’incontro con il commissario si è tenuta anche una commissione congiunta agricoltura e sanità insieme all’assessore Bertolaso.

La provincia di Cremona ha un importante filiera suinicola, quindi il tema merita un'attenzione precisa e costante.

Sono avviate procedure di controllo e contenimento del virus ad ampio raggio e precise azioni di raccordo con le principali associazioni di settore. Tutto questo ha lo scopo di circoscrivere il più possibile la diffusione della Psa, con l'obiettivo di agire nell’interesse comune di tutti.

“Il piano di eradicazione predisposto dal commissario straordinario che abbiamo incontrato ieri deve partire dal prossimo primo ottobre, ma la regione Lombardia è pronta?”.Llo chiede il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni, segretario in commissione Agricoltura, dopo lo svolgimento di una seduta congiunta con la commissione Sanità, convocata su iniziativa del gruppo Pd. Assente in entrambi gli incontri Alessandro Beduschi, l’assessore all'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste.

 “Abbiamo sollecitato questo incontro per l’aggravarsi della situazione in seguito ai fatti registrati nel pavese e per fare il punto dopo l’approvazione, nel mese di luglio, della nostra mozione – dice Piloni – soprattutto rispetto ad alcuni punti fondamentali che riguardano: l’incremento del personale, l’attivazione dei gruppi operativi territoriali (Got) che rappresentano il fulcro di tutta l’operazione e l’erogazione dei ristori previsti dopo l’abbattimento dei capi. Sui ristori si ritiene sufficiente quanto previsto dal fondo nazionale mentre le uniche risorse concesse dalla giunta lombarda ammontano ai 600mila euro destinati alle polizie provinciali, dunque sono subordinate ai bilanci provinciali e disponibili in tempi più lunghi, mentre i territori hanno bisogno di risorse subito. Tra lentezze burocratiche e risorse insufficienti – si pensi agli operatori qualificati non ancora ingaggiati - la risposta di questa giunta regionale non ci sembra proprio così adeguata” conclude Piloni.