Crema, 21 novembre 2025
(Annalisa Andreini) Taglio del nastro della nuova Casa di Comunità di via Gramsci a Crema alla presenza del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, che ha illustrato l’importanza dei servizi di prossimità, a cui i cittadini si possono rivolgere in modo rapido ed efficace sentendosi accolti nel percorso di cura( e non disorientati).
“È il momento di rivedere la legge sanitaria, ormai datata (risalente a 50 anni fa) e non più corrispondente alle condizioni reali - ha dichiarato Fontana. - Si era messo al centro l’ospedale, ma oggi sono cambiate le condizioni ed è necessaria una nuova impostazione della sanità, in attesa di una riforma più complessiva".
Puntare sul territorio e sulla fiducia sulla sanità di prossimità, dunque, è stato il filo conduttore di tutti gli interventi: la cosiddetta presa in carico non sono del malato ma anche del cittadino sano, come presenza e come prevenzione.
Il sindaco Fabio Bergamaschi e Gianni Rossoni (presidente dell’Area Omogenea) hanno sottolineato che oggi è stata inaugurata una struttura ma che ora andrà riempita con dei contenuti: “Qualche anno fa ci siamo trovati qui a mettere la prima pietra - ha dichiarato il primo cittadino - in un momento delicato come la pandemia, ora siamo al momento conclusivo. Speriamo che possa proseguire la collaborazione futura con la città, anche per gli ex Stalloni e l’ex tribunale, sempre nell’ottica dello scambio tra contenuto e contenitore per portare beneficio alla nostra comunità”.
Una serie di ambulatori specialistici, medicina territoriale, psicologia, Cup, Centro Servizi Cronicità, Cure Primarie, Guardia Medica, Centro Prelievi, Medici di Assistenza primaria, Pediatra, Equipe di valutazione multidimensionale, Gestione dei pazienti non critici a domicilio( che non hanno bisogno di ospedalizzazione).
L’obiettivo, infatti,sarà quello di sgravare l’accesso al Pronto Soccorso.
Sia il direttore dell’Asst di Crema Alessandro Cominelli che la direttrice sociosanitaria Carolina Maffezzoni hanno evidenziato i lavori portati a termine nei tempi previsti (e nonostante la continuazione di attività e servizi) con spazi dignitosi e confortevoli, l’importanza di investire non solo nella cura ma anche negli stili di vita sani e della collaborazione attiva con i comuni cremaschi e il terzo settore.
Al termine degli interventi la benedizione del vescovo di Crema Daniele Gianotti, che ha parlato di una medicina che si fa prossima alla persona, e la visita guidata ai tre piani completamente ristrutturati con un nuovo arredo urbano e nuovi ascensori.