Vailate, 11 aprile 2025
Un lettore, Gianfranco Colombo, scrive al sindaco in merito all'asfalto steso in via Caimi a sostituzione del porfido.
"Caro Sindaco,
ieri abbiamo tanto riso per la banana di Cattelan appesa al muro ma quanto combinato oggi al nostro bel paesello è ancor peggio!
Un’opera d’arte che lascerà il segno per anni nella memoria dei vailatesi, come un marchio indelebile posto sulla fronte di ognuno di noi.
Mi chiedo come si possa arrivare a offendere una comunità in questo modo! Me lo chiedo anche come portavoce dei Membri della nascente Associazione culturale Radici Vailatesi, promotrice e conservatrice delle tradizioni e dell’amore per il nostro paese.
Già la decisione di modificare l’assetto elegante e decoroso della via principale del nostro centro storico, l’antica via Reale di un tempo, asfaltando brutalmente una pavimentazione in porfido che aveva dato decoro al nostro paesello, era parsa alquanto arbitraria, visto che gran parte della popolazione non apprezzava una soluzione che nulla aveva di miglioramento architettonico.
Bastava fare un semplice chiacchiericcio in qualche osteria o negozio oppure con chi si incontrava per strada per verificare la contrarietà a una simile bruttura.
Colorare l’asfalto in tal modo è stata l’apoteosi di questa stupefacente e malsana idea: è stata una vera arlecchinata!
D’oggi in poi ci sarà per noi vailatesi, da parte della rivalità campanilistica dei paesi vicini, un motivo aggiunto per prenderci per i fondelli.
Mi chiedo e chiedo per tutti coloro che ne sono disgustati, chi sia stato il promotore di un simile obbrobrio e se non ritiene opportuno chiedere scusa per l’offesa fatta alla nostra Comunità e per lo spreco di denaro pubblico di cui dovrà rendere dovutamente conto.
Perlomeno avremo modo di discuterne e ringraziarlo per strada mentre calpesteremo quel bel pavimento color cacchetta!
Una soluzione disgustosa e offensiva".
Gianfranco Colombo