
Rivolta d’Adda, 07 dicembre 2023
Lettera di Camminiamo insieme
Con la voce di Camminiamo Insieme
E’ proprio vero che la vita è una strada.
Ci sono tratti di essa che ognuno fa per conto suo e altri nei quali non si è più soli, ma si condivide la strada con altri.
E’ in questi casi in cui ti accorgi che il tempo assume un gusto tutto differente.
E’ quello che è capitato a noi del CSE “Casa Colnaghi”. Noi, non ci sentiamo mai soli, perché abituati a stare insieme; a “camminare insieme”, ma nel nostro cammino c’è sempre spazio per chi vuole fare capolino alla nostra porta, con la certezza che la troverà aperta.
E così per una serie felice di incontri istituzionali e non, la porta si è spalancata per far spazio a nuovi splendidi amici: i bambini della scuola dell’infanzia, alle loro insegnati e alla direttrice Elena.
Per tutto il 2023 abbiamo vissuto momenti di incontro e spensieratezza con loro ma dal mese di ottobre e per otto lunedì, abbiamo potuto avere il privilegio di iniziare la settimana con l’accoglienza dei nostri piccoli amici che sono venuti a “casa nostra” per lavorare con noi ad un progetto molto bello.
Per noi è stato un incontro bellissimo, che ci ha arricchito e nel quale ognuno di noi ha potuto mettere in campo la propria competenza, esperienza ma soprattutto le doti umane dell’accoglienza, dell’amicizia, dell’empatia, del vivere insieme aiutandosi.
Ringraziamo perciò Elena e le insegnanti per aver “scommesso su di noi” e per averci dato la possibilità di essere risorsa per il nostro territorio e per i bambini che lo abitano.
Sappiamo che cose belle non finiscono se hanno solide basi e perciò siamo certi che il cammino intrapreso sarà sempre più ricco ed entusiasmante.
Grazie da tutti noi!!!!!
Con la voce della Fondazione Asilo Infantile
Scrive Elisa Ferrarini in “Parole che parlano”: “A un certo punto del mio cammino ho scoperto che il miglior modo per entrare in contatto con la diversità è la solidarietà. Per conoscersi e arricchirsi bisogna per forza mettersi in comune, questa è la solidarietà”. E così, anche noi abbiamo voluto condividere il cammino con i nostri amici: Martina, Vittorio, Gabriele, Sergio, Simone, Martina, Luisa, Andrea, Soni, Daiana, Anna, Lorena, Patrizia, Matteo, Francesco, Gianni, Elisa, Francesca, Sofia e Rossana.
Dopo l’esperienza condotta lo scorso anno scolastico, in accordo con il Cse Camminiamo Insieme, abbiamo deciso di dare vita a questo nuovo, semplice progetto di collaborazione. Per otto settimane, i bambini della scuola dell’infanzia sono stati ospiti dei ragazzi del centro e dei loro educatori. Obiettivo del percorso: la realizzazione di “Giac-omino di carta”, protagonista della narrazione che sta facendo da sfondo al nostro progetto annuale.
Abbattere i muri dei pregiudizi, provare a rimuovere gli stereotipi per incontrare l’altro ovunque si trova, sono state le premesse per iniziare a costruire un dialogo in cui nessuno si sentisse escluso, perché “ogni massa di petra può avere al suo interno una scultura bellissima”.
A volte non servono parole, bastano gesti straordinariamente comunicativi: uno sguardo sorridente pronto ad attenderci sulla soglia della porta spalancata, una parola detta con allegria, un abbraccio che ti solleva da terra, una caramella donata, sono stati solo alcuni dei tanti modi con i quali siamo entrati in relazione con l’altro, sperimentando ancora una volta la bellezza dello scoprire e del lasciarsi scoprire.
Attorno a quel tavolo bambini e ragazzi, educatori e insegnanti;tutti pronti a rimboccarsi le maniche, per mettersi in gioco in un lavoro che non solo richiede attenzione, concentrazione e grandi abilità oculo manuali, ma soprattutto la sensibilità per aiutare chi ci sta accanto nel realizzare il suo capolavoro.
“Vuoi che ti aiuti?”, “Posso…?” ed ecco che le mani si incontrano, si sfiorano, si intrecciano, nel tentativo di dare forma ad un pezzo di argilla. Con il prezioso supporto della ceramista, giorno dopo giorno, abbiamo imparato a: preparare la piastrella a cui venivano fissati i pezzetti di materiale, a incidere la sagoma dell’omino, ad abbellirla usando tutta, ma proprio tutta, la nostra creatività.
Come ogni relazione in cui si incontrano tante diversità, la ricchezza non si è fatta attendere. Sono nati tanti omini meravigliosamente imperfetti, pronti a ricordarci che “l’essenziale è invisibile agli occhi”, ma l’arte ha il grande potere di renderlo visibile, permettendoci di cogliere la bellezza che si cela nelle sfumature.
Un grosso, immenso grazie a tutti i nostri amici e ai loro educatori con i quali continueremo a condividere alcune tappe del nostro cammino.