Pandino, 13 marzo 2025
(Annalisa Andreini) Focus sulla riabilitazione per la conviviale del mese di febbraio del Rotary Club Pandino Visconteo, che si è tenuta presso la Villa Toscanini a Ripalta Guerina.
Relatori della serata, dopo l’introduzione del presidente del Rotary Visconteo Franco Russo, il dottor Giuseppe Emanuele La Piana (direttore della struttura complessa di Riabilitazione Specialistica Respiratoria dell’ospedale S. Marta di Rivolta d’Adda) e Dario Guerini Rocco (nuovo direttore della struttura complessa di riabilitazione neuromotoria dell’Asst di Crema presso lo stesso polo ospedaliero).
Entrambi hanno sottolineato il legame stretto tra il presidio ospedaliero di Santa Marta, in continua evoluzione, i servizi forniti dal terzo settore e l’obiettivo finale, il benessere del territorio.
La riabilitazione è considerata il terzo pilastro della salute, anche perché le cure mediche attualmente sono decisamente migliorate ma il bisogno è in continua crescita e la cura della cosiddetta terza età sarà sempre più considerevole.
Le richieste di riabilitazione riguardano diverse patologie: neuromotorie, neurologiche, ortopediche, cardiologiche, pneumologiche, oncologiche( linfedema), l’artrosi( che è la più diffusa).
La finalità delle cure ospedaliere è strettamente legata al recupero dell’indipendenza dal momento che la patologia, le conseguenze della patologie, le funzioni e l’ aspetto del sociale sono strettamente correlati.
Ed è per questo che anche il supporto tecnologico può aiutare molto: il dottor La Piana ha quindi colto l’occasione per ringraziare il Club del Rotary Club Pandino Visconteo per la donazione del nuovo macchinario Leg Extension/ curl, utilissimo nei percorsi di riabilitazione del suo reparto.
L’altro ospite della conviviale, il cremasco Dario Guerini Rocco, ha preso servizio nel mese di febbraio a Rivolta d’Adda, dopo aver lasciato un incarico analogo presso l’Asst Bergamo Est a Gazzaniga. Durante il suo intervento ha illustrato il significato della riabilitazione, come recupero delle funzionalità neuromotorie per assicurare un buon grado di autonomia nella vita quotidiana: “Lo sguardo di chi riabilita deve essere globale. Non possiamo esimerci dal considerare vari aspetti a 360 gradi: la persona di cui ci prendiamo cura, la sua motivazione al recupero, il contesto familiare e sociale, il suo setting di vita, l’unione di tecnica e umanità. Quello della riabilitazione è un processo di cura, rispetto al quale il paziente è parte attiva, anzi ne è protagonista”.
Come ha ricordato, al termine degli interventi, il past president del Club Visconteo Paolo Spadari: “La serata ha avuto un significato importante per poter ricordare il nostro servizio all’interno della comunità. L’ospedale di Rivolta d’Adda infatti è inserito nel bacino di utenza del nostro territorio e per noi è motivo di orgoglio aver fatto questa donazione: un modo per aiutare la rete”.