Crema News - Pallanuoto - Il campionato che non c'è Ragazzi e ragazze della Pallanuoto Crema

Crema, 24 febbraio 2025

Lettera dim una mamma di una giovane pallanuotista. Che non sa se giocherà.

"Sono la madre di una ragazza di 17 anni che da otto gioca a pallanuoto a Crema e vi scrivo per richiamare l'attenzione su una situazione capitata quest’anno in Lombardia che ha dell'assurdo.

La società in cui gioca mia figlia, la Pallanuoto Crema, è una realtà piccola che solo da due anni è riuscita a creare il settore femminile con un gruppo di ragazze che va dalle più piccole del 2012 alla più grande del 2007. Per poter far giocare tutte si è optato per l'iscrizione al campionato Allieve e avendo tre ragazze di età superiore anche al campionato Juniores. La pre-iscrizione al campionato Juniores lombardo, con relativo pagamento entro i termini, è stata decisa dopo che il Comitato Regionale Lombardo (Crl) ha proposto un campionato regionale con girone all’italiana di andata/ritorno.

Questo accadeva nel mese di ottobre. Da quel momento in poi, silenzio assoluto da parte del Crl, nonostante le richieste d'informazioni sulle date di inizio del campionato. Niente, sempre nessuna informazione.

Due settimane fa alla società di mia figlia è arrivata una telefonata dal Comitato Regionale Emiliano chiedendo la disponibilità dell' impianto di Crema per le partite casalinghe...

In breve: qualcuno, non abbiamo capito ancora chi, ha deciso di spostare due squadre (la Pallanuoto Crema e Brescia) dalla Lombardia per completare un girone interregionale composto da Padova, Trieste, Bologna, Parma, Brescia e Crema. Gli appassionati di questo sport capiranno, leggendo i nomi delle squadre inserite in questo girone, che già sotto l’aspetto tecnico, dovendosi confrontare con compagini di A1 o di A2, strutturate e con anni di esperienza nel settore femminile, una società senza una squadra senior che ha iniziato a fare il femminile da due anni e che ha nel roster delle Juniores 4/5 bambine del 2012 non ha molte possibilità di competere. Un altro aspetto di difficoltà sono ovviamente le distanze di queste trasferte, tutte a carico delle famiglie che, oltre all’aspetto economico, guardano anche all’aspetto logistico che comprende il tempo di ritorno a Crema per ragazze cosi piccole e che sicuramente porterà alla rinuncia della trasferta da parte di molte di loro.

L’aspetto più grave però è la noncuranza del Comitato Regionale Lombardo che non solo non ha avvisato le società del cambiamento di girone ma nonostante sapesse che il pagamento era stato fatto sulla proposta di un campionato regionale lombardo di nove squadre con andata e ritorno non ha minimamente coinvolto le società stesse cercando delle soluzioni che potessero aiutare ad ammortizzare il cambiamento.

Ciliegina sulla torta, dopo varie telefonate e lamentele da parte delle società coinvolte, si decide di fare i raggruppamenti in una sola giornata nella quale saranno disputate più partite.

Bene, direte voi, almeno ammortizzano un po' i costi. Non è proprio così, visto che hanno pensato bene di mettere due raggruppamenti, uno il 25 aprile a Padova e un altro il 27 aprile a Brescia, nella settimana del Giubileo con le difficoltà che ne conseguono nel trovare mezzi da noleggiare per le trasferte in questione e assenze che ci saranno in una settimana come quella.

Purtroppo la pallanuoto femminile non crescerà mai se non si comincia a pensare al bene delle società e del movimento, coinvolgendo su questo tipo di decisioni chi poi ne dovrà fare le spese".


Erika Pandini