Crema News - Il parco Adda sud cerca terreni

Cremasco, 19 aprile 2021

Il Parco Regionale Fluviale Adda Sud è alla ricerca di terreni da candidare, con progetti di forestazione, al Bando Regionale per che finanzia «Infrastrutture verdi a rilevanza ecologica e di incremento della naturalità».

La difficoltà maggiore per forestare consiste nel reperire le aree necessarie. Regione Lombardia ha messo a disposizione, per la pianura, sei milioni di euro a titolo di Contributi alle amministrazioni locali per interventi di progettazione, realizzazione e manutenzione in materia forestale, abbastanza per cominciare, finanziando anche l’acquisto dei terreni necessari.

La Lombardia, complessivamente, è ricca di boschi e foreste che non sono, però, opportunamente distribuite e la nostra pianura risulta piuttosto brulla.

Il bando ristora, oltre le spese di impianto e di cura per l’attecchimento, nel caso del Parco, anche le spese d’acquisto delle aree, a prezzo di mercato (nel limite del Valore Agricolo Medio della regione agraria).

Il Parco Regionale Fluviale Adda Sud ricerca terreni, ricompresi nel perimetro del Parco, attualmente condotti a seminativo, esterni alle fasce A (a rischio di esondazione molto elevato) del Pai (Piano Assetto Idrogeologico) ed estranei alle aree allagabili per piena frequente, riportate dal Piano Gestione Rischio Alluvioni, per superfici adiacenti di almeno un ettaro.

 Evitando le superfici più fertili, da lasciare all’agricoltura, pensando ai fondi più scarsamente produttivi, si invitano tutti i proprietari terrieri, disposti a prendere in considerazione l’ipotesi di cedere superfici, sommariamente conformi ai requisiti illustrati, di manifestarsi prontamente al Parco perché il bando scade a luglio.

L’invito per tutti gli altri proprietari terrieri, anche fuori Parco, è di riconsiderare filari e siepi interpoderali che offrono una serie di vantaggi, non solo ambientali (riducono i danni da vento, limitano l’evaporazione in favore di una maggior produzione, contengono l’erosione eolica, che provoca l’impoverimento della fertilità, riducono l’erosione delle sponde e ombreggiano le acque, favoriscono la presenza della fauna…), e permetterebbero, anche, di ricomporre l’antico paesaggio, certamente più gradevole delle ininterrotte distese odierne.

 

Nella foto, uno scorcio del parco