
Crema, 05 febbraio 2022
Lo Skipper Luigi Frau - ospite del Rotary Club Crema grazie alla cortesia del socio Saverio Anselmi Tamburini - ha trasformato la sua profonda passione per il mare e per la vela in uno stile di vita e nella sua professione; può narrare di tante miglia percorse e di tante navigazioni in giro per il mondo, esperienze che gli hanno fatto apprezzare sempre di più l’arcipelago paradisiaco nel quale è nato e del quale è profondo conoscitore. Il relatore, dal 1985, organizza gite in barca a vela per turisti e per studenti, nelle isole dell’Arcipelago di La Maddalena e in quelle del Parco Naturale delle bocche di Bonifacio. Per questa attività usa una barca di 12 metri, 12 tonnellate, alla velocità di 11 nodi, per lo meno quella più idonea.
Abbiamo iniziato il viaggio virtuale e lo skipper,man mano procedevamo, ci ha permesso di scoprire gli aspetti più significativi dal punto di vista storico e naturalistico.
Il viaggio virtuale, regalato ai soci del Club, è durato più di un’ora, illustrando, la diversità dei colori del mare e la trasparenza dell’acqua (presso l’isola di Spargi si vede il fondale a 25 m). Ha parlato di come la Posidonia - pianta acquatica del Mediterraneo (ma vi è anche una specie australiana), che produce fiori e frutti - qui è presente a circa 40 metri sotto il livello del mare, proprio per la grande trasparenza di un mare che consente alla luce del sole di arrivare fino alla citata profondità.
Il relatore ha, inoltre, spiegato la struttura delle rocce, la formazione e la composizione della sabbia delle spiagge, fattore che è alla radice anche dei colori diversi di un mare incantevole.
I venti, con la loro direzione e intensità, sono stati e sono un'altra componente essenziale per spiegare la conformazione dell’intero arcipelago.
Di particolare rilievo i venti che arrivano da est verso ovest, attraversando le bocche di Bonifacio che fanno da imbuto, i quali, poi, aumentano di velocità e si scaricano sull’arcipelago. Ragion per cui sono storicamente documentati non pochi naufragi, con navi completamente distrutte, inghiottite dal mare insieme agli equipaggi.
I commenti dello skipper sono stati supportati da splendide fotografie che hanno fatto comprendere e gustare appieno, ai rotariani, la bellezza di questo mare.
Luigi Frau ha anche dimostrato un fatto oltremodo interessante: se, con l’ausilio di una cartina geografica, congiungiamo, con un tratto di penna, le isole di Sardegna e Corsica e, poi, spostiamo l’immagine risultante in direzione della Spagna, notiamo che la stessa immagine s’incastra perfettamente nella penisola iberica, in corrispondenza della Costa Brava. Ciò testimonia di un probabile distacco, avvenuto circa 15 milioni di anni fa, a causa di movimenti tellurici di origine vulcanica. Nel migrare, da parte di queste porzioni di territorio, verso il centro del Mediterraneo è presumibile che si siano formate le due isole (Sardegna e Corsica), separate dalle bocche di Bonifacio, e una miriade di isole e isolotti. Attualmente le isole più grandi dell’ Arcipelago sono sette.
Il relatore ha anche spiegato che la presenza dell’uomo in questa zona risale a 2500 anni prima di Cristo; anche i Romani abitarono queste isole e, in tempi recenti, secolo XIX, sono stati i monaci Benedettini a fondare conventi in questo paradiso. Infatti, molte isole hanno nomi della tradizione cristiana: isola di Santa Maria, Manto della Madonna, Santo Stefano... L’isola Cunicolare e l’isola di Budelli (famosa per la Spiaggia rosa), devono, invece, i loro nomi ai passaggi stretti che le caratterizzano. L’isola di Spargi, mutua la denominazione dalla coltivazione degli Asparagi…
Una miniera di aneddoti e di nozioni, di carattere storico ma anche geologico, unita alla visione di fotografie davvero meravigliose, ha reso la conviviale particolarmente apprezzata non solo dagli appassionati di vela e di mare ma da tutti i soci, che hanno vissuto un “antipasto” d’estate: un’ora di spensieratezza che, di questi tempi, non poteva che incontrare un gradimento corale.
Nella foto lo skipper Luigi Frau