Crema News - Crema - A proposito di villa Martini Villa Martini

Crema, 19 settembre 2024

A proposito della vendita di villa Martini, riceviamo e pubblichiamo:


"La notizia non è certo di quelle che rendono felici, soprattutto quando un importante bene del patrimonio storico e architettonico delle nostre zone che fu teatro di ispirazione e cospirazione verso l’unità d’Italia e poi ancora quartiere generale dell’occupante tedesco a Crema rischia di essere svenduto e trasformato in un locale alla moda.

Ma a sollevare dubbi su tale possibilità è proprio il Consiglio dell’Unità Pastorale Giovanni Paolo II nella quale ricade la Parrocchia di San Bernardino di Crema, che ne è proprietaria e che sino a qualche anno fa utilizzava la seicentesca Villa Martini e ancora oggi il parco antistante come oratorio. Lì intere generazioni si sono formate e hanno giocato, lì ancora oggi i ragazzi dell’Unità Pastorale svolgono le loro attività sportive, ricreative e religiose.

Ebbene parrebbe che si sia fatto avanti un imprenditore della zona interessato all’acquisto della villa storica il quale, a detta dell’aspirante intermediario dell’operazione e del parroco, l’acquisterebbe a poco, considerata la metratura (circa 800 metri calpestabili) e la cubatura disponibile.

Certo il costo della ristrutturazione che l’imprenditore in questione si assumerebbe è rilevante, anche se a oggi non esiste una perizia statica che dichiari il pericolo di crollo né l’entità delle spese di ristrutturazione da sostenere. Sta di fatto che la cifra offerta – 150 mila euro a fronte di una valutazione di almeno 300 mila come rudere stimata nel 2015 e da aggiornare con l’inflazione – è apparsa ai parrocchiani eccessivamente bassa.

La circostanza strana, però, è che tale imprenditore sarebbe disponibile all’esborso senza sapere bene cosa farne della villa o, meglio, senza volerlo dichiarare. Lo stesso porrebbe come condizione dell’acquisto, tuttavia, l’acquisizione di una rilevante porzione di verde, appartenente alla cosiddetta “conca” dell’oratorio, dietro la villa medesima per una profondità di almeno 15 metri e una larghezza pari al perimetro della villa, quindi almeno 225 metri quadrati!

A denti stretti si è ammesso che l’intenzione sarebbe quella di trasformare la villa in una sala ricevimenti o un lounge bar-ristorante alla moda, con verde dedicato a dehor ove magari intrattenere gli avventori in musica, con camere sovrastanti.

Il tutto a confine con l’oratorio e la chiesa parrocchiale, la cui piazza diverrebbe in sostanza il parcheggio del locale notturno data la carenza di posti auto in zona.

Ebbene dopo le giuste richieste di spiegazione alzatesi da diversi parrocchiani circa un’operazione che si sta effettuando in sordina, il Consiglio Pastorale ha detto la sua e messo dei paletti a salvaguardia delle attività pastorali della parrocchia:

1. la Villa non dovrebbe essere ceduta a un prezzo vile (cioè sotto i 250 mila euro), meglio sarebbe, diversamente, farla implodere e guadagnare di più sul terreno edificabile;

2. l’acquirente dovrebbe farsi carico delle spese sin qui sostenute per preservarne il crollo e dovrebbe utilizzare la villa per fini del tutto compatibili alla preesistenza della Parrocchia e dell’Oratorio confinante, coi quali altrimenti si entrerebbe in conflitto in caso di attività commerciale;

3. il parco della conca deve integralmente rimanere alla Parrocchia per le attività dell’oratorio, altrimenti non assicurabili, dato che nessuno dei fedeli è disponibile a trasferirsi altrove, tanto meno a causa di decisioni economiche avventate e fatte passare sulla testa dei fedeli.

Tutto ciò a voler tacere della dubbia opportunità di vendere un bene della parrocchia a un fornitore della stessa che, vantando importanti crediti pregressi, detta imperativamente le sue regole.

Da ultimo diversi membri del Consiglio Pastorale si sono espressi nel senso di rendere pubblica e partecipata a tutta la provincia di Cremona e anche fuori l’intenzione di vendere un bene così importante, per consentire ad altri imprenditori immobiliaristi validi di farsi avanti".

 

(lettera firmata)