Crema News - Anno nuovo, sotto l'ala della Madonna

Cremasco, 1 gennaio 2023

Ottava di Natale: Maria Santissima Madre di Dio  

 

La Parola: ​Nm 6, 22-27  Sal 66 Gal 4,4-7  Lc 2,16-21

 

Dal Vangelo secondo Luca​​Lc 2,16-21

In quel tempo, i pastori andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima che fosse concepito nel grembo. 

Parola del Signore.

 

(don Natale Grassi Scalvini) Il mio cagnolino, come pare tutti i cani, aveva una paura terribile dei botti, per cui anch’io non sono mai stato entusiasta di questo modo così scoppiettante e fragoroso di salutare l’anno che va e il nuovo che arriva. Questo non significa che non mi piaccia far festa a capodanno, anzi devo ammettere che, dopo la straordinaria gioia del Natale, gradisco molto festeggiare la festa di Maria Santissima Madre di Dio, nell’Ottava di Natale, perché torno normale anch’io. Finalmente infatti ricevo gli auguri per il nuovo anno come tutti, senza il corollario dei doppi auguri e relativi commenti, cosa bellissima e che mi piace tanto ma che è anche tremendamente impegnativa. Invece per il nuovo anno che arriva sono invitato, come tutti, a pensarlo ovviamente sempre migliore ma senza eccessive pretese o aspettative.

Certo che sperare di meglio questa volta non è proprio difficile: con tutti i guai planetari e le persone care e preziose che ci han lasciato, di cui ricordo solo le ultime due: Pelè, mito sportivo della mia giovinezza e Benedetto XVI, santo Papa e guida sicura di tutta la chiesa come pure del mio cammino personale di fede.

Ugualmente tutti sappiamo bene che potremmo farci un sacco di auguri per il nuovo anno, anche doppi o tripli se volete, ma non cambia assolutamente niente perché gli scongiuri servono solo a tranquillizzare i nostri pensieri dubbiosi e paurosi sull’avvenire. Il comportamento più giusto è invece proprio quello dei cristiani: l’affidamento che i credenti fanno all’inizio del tempo nuovo donatoci da Dio, alla nostra Madre celeste, che essendo anche la mamma di Gesù è certamente la più ascoltata da parte sua. Non crediamo certo che la sua intercessione ci liberi magicamente dalle guerre, dalle sofferenze e dalle difficoltà ma sicuramente ci accompagna volentieri nel nostro cammino quotidiano, specialmente nei momenti più tribolati, ci sostiene con il suo materno affetto dandoci forza nelle prove e suggerendo i comportamenti più virtuosi in vista del maggior bene nostro e dei nostri fratelli.

Come sempre cominciando l’anno nuovo dobbiamo sentirci più responsabili per la fiducia che Dio ci accorda un’altra volta, affinché possiamo davvero operare in prima persona per la venuta del suo regno di giustizia e di pace. senza aspettare che i grandi della terra, che siano tiranni sanguinari o illuminati politici democratici, realizzino finalmente i progetti di bene comune che tutti dicono di avere. Nonostante tutto il male di cui siamo stati a volte spettatori e altre magari partecipi in prima persona, dobbiamo ugualmente ringraziare il Signore, che ci ha offerto spiragli di bene, lasciandoci capire che possiamo davvero vivere meglio e in pace con tutti, se sappiamo riconoscere i grandi doni che lui ci fa, impegnandoci a non sfruttarli in modo egoistico per noi, i nostri amici o quelli del nostro ambiente, ma finalmente con il cuore aperto a ogni uomo, consapevoli che il Figlio di Dio è venuto tra noi, facendosi uomo nel grembo di Maria, perché davvero gli uomini tutti possano riprendere un profondo rapporto d’amore e di amicizia con il Padre.

Stiamo attenti a non preoccuparci solo dei nostri beni materiali affidandoci esclusivamente alle nostre capacità umane e al nostro lavoro. Solo se anche noi ci sapremo fidare di Dio e ci affideremo ogni giorno e oggi in modo speciale, alla Madre di Dio, potremo realizzare quei progetti di pace, sicurezza e amore che Dio Padre ha pensato per gli uomini.


Nella foto, don Natale