Palazzo Pignano, 14 novembre 2024
Ricordando Luca Restelli, scomparso in un incidente stradale una notte di due anni fa.
"Pensare a Luca e associare la sua immagine alla morte richiede uno sforzo innaturale a tutti quelli che hanno avuto la fortuna di incontrarlo in vita. Il binomio Luca-morte è un ossimoro, una relazione contorta e che si autodistrugge, perché i due termini si annullano reciprocamente. Chi lo ha conosciuto, può con certezza affermare che è Luca a rendere nullo il concetto di morte. È questo a destare tanto sgomento: consapevolizzare che un ragazzo pieno di vita come Luca sia stato portato via da un destino spietato che si è rivolto contro di lui proprio mentre cavalcava l’onda dei suoi sogni. Grande esempio di determinazione per tutti noi, Luca non ha mai smesso di sognare e ha sempre lottato per realizzare i suoi sogni. Ha dimostrato una determinazione invidiabile e una tenacia fuori dal comune. Credendo profondamente in ogni sua azione e ha avuto il coraggio di combattere per raggiungere gli scopi che si era prefissato. Luca non era solo appassionato a ciò che faceva, ma aveva un dono in più, la capacità di trasmettere la sua stessa passione. Le emozioni che provava era in grado di raccontarle e di infonderle anche a chi ascoltava e a quel punto era come rivivere quell’esperienza in prima persona. Prima tra tutte, Luca trasmetteva gioia; quella gioia verso la vita che gli era propria, riusciva a farla risuonare nelle persone che incontrava, con il suo sorriso contagioso e ottimismo innato, assaporava la vita e tutte le sue sfumature. Tra i suoi doni vi era quello di essere una fonte instancabile di energia, di potenza contagiosa, attraverso cui esortava la persona a lui care a dare sempre il meglio.
Curioso e in costante ricerca come solo uno studioso del passato sa essere, Luca era affascinato dalla bellezza e riusciva a scovare il meglio ovunque e in chiunque. Vedeva cose meravigliose nel mondo e nelle persone e forse è questo che ha sempre dato modo a chi lo conosceva di sentirsi al sicuro vicino a lui: la certezza che in essi avrebbe trovato sempre il meglio.
Ora, a distanza di due anni dalla sua scomparsa, il ricordo di Luca continua a illuminare i nostri percorsi. Anche se non possiamo più condividere con lui momenti e parole, la sua presenza resta viva nei cuori di chi l’ha conosciuto. È come una fiamma che non si spegne, un’energia che ci invita a vivere intensamente, a non avere paura di sognare, a credere nella bellezza del domani. Questo è il dono più grande che ci ha lasciato: il coraggio di guardare oltre, di affrontare ogni sfida con lo stesso entusiasmo e lo stesso sorriso che l’hanno sempre contraddistinto.
Oggi voglio credere che Luca possa continuare a vivere in noi, per ricordarci di volare verso le alte quote e dirigerci verso orizzonti ignoti, senza conoscere ostacolo. Tutto questo è solo un sogno? Ma Luca ci ha insegnato a credere nei sogni".
Il ricordo di un'amica