San Bassano, 11 dicembre 2024

(Valentina Ricciuti) Un investimento da 45 milioni di euro dello Stato per la Fondazione Vismara che da 140 anni è presenza fissa nel paese.

"Lo abbiamo fortemente voluto e stiamo lavorando in modo serrato da diversi anni - spiega il direttore Marco Milesi. - Fortunatamente la misura statale del super bonus è stata estesa e prevista per le onlus e ci permetterà di rinnovare e riorganizzare sia il presidio di San Bassano che quello di Pizzighettone. I lavori saranno ultimati entro la fine del 2025 e il cantiere coinvolgerà tutta la Fondazione. Partirà a breve anche quello di Pizzighettone dove siamo ancora fermi per questioni burocratiche: la soprintendenza è più stringente, trattandosi di un convento agostiniano del XV secolo e, a differenza dell'altra struttura, non potremo pannellare il tetto con i fotovoltaici e costruire un cappotto termico". 

Nonostante i vincoli delle Belle Arti, grazie alla misura del super bonus 110 le due strutture saranno riqualificate sia da un punto di vista antisismico che energetico...

"Sì, il miglioramento della classe energetica è naturalmente la prerogativa per accedere al finanziamento. Ma non solo. Abbiamo colto l'occasione per armonizzare edifici che attraversano diverse epoche e creare nuovi spazi di aggregazione. Basti pensare che l'attuale ingresso, costituito dalla prima abitazione del fondatore don Carlo Vismara, fa parte del nucleo storico e risale al 1884. Con gli anni sono stati costruiti e aggiunti i vari padiglioni. Alcuni risalgono agli anni '60, il più recente è del 2000. Dopo l'intervento di riqualificazione avremo uno stile architettonico più omogeneo". 

La Fondazione rientrerà totalmente dell'investimento a fondo perduto da parte dello Stato?

"Rientreremo dei 45 milioni di euro al 99.9%. È un investimento di risorse notevole ma bisogna considerare che la struttura si estende per oltre 30mila metri quadri e dovremo sostituire 1800 infissi. Siamo una realtà di 1200 abitanti, 600 dipendenti e 600 ospiti. Se consideriamo anche il centro diurno dedicato alle disabilità psichiatriche e psichiche oltre a tutti gli assistiti sul territorio, arriviamo almeno a 1000 ospiti". 

Prima accennava alla realizzazione di aree di aggregazione aperte alla cittadinanza...

"La suggestione è quella di abbattere qualsiasi muro e vivere dentro e fuori. Vorrei ricordare che il Vismara è già una realtà a porte aperte 365 giorni l'anno. Stiamo inoltre investendo per progettare degli spazi che possano essere vissuti anche da chi non è residente dell'Rsa o è degente per una riabilitazione neuro motoria post ospedaliera. Il nostro obiettivo è quello di prendere in carico con precocità la persona che presenta fragilità. Preferiamo prevenire e accompagnare durante un percorso che potrebbe portare la persona a spostarsi da casa per frequentare prima il nostro centro diurno e soltanto in età più avanzata la residenza. Questo evita il tracollo e ci permette di accudire le persone in ambienti consoni alla loro condizione. Vogliamo abbattere ogni muro e fare passare il messaggio che le nostre strutture sono sempre aperte ad amici e parenti. Il fattore psicologico è fondamentale per la qualità della vita. Stiamo promuovendo un manifesto per la promozione dell'Istituto attraverso il suo ruolo sociale".