La manovra salvavita
Dal territorio, 19 aprile 2024
Ieri in serata gli agenti sono intervenuti salvando dal soffocamento un bambino di appena due anni.
Durante il servizio alcuni poliziotti hanno udito urla d’aiuto di una donna che dal balcone del secondo piano di un’abitazione chiedeva soccorso e aveva in braccio un bambino che appariva svenuto.
La mamma, in preda al panico, scuoteva continuamente il corpo del bambino privo di sensi indicandolo più volte agli operatori, piangendo e urlando frasi in lingua straniera.
Gli agenti raggiungevano la donna, che si era portata loro incontro sul pianerottolo e prendevano il figlio, il quale si presentava inerme, con la cute del viso di colore bluastro-violaceo, tipica conseguenza di un soffocamento in atto. Considerata la gravità dello stato in cui versava il piccolo, veniva fatto intervenire il personale sanitario del 118. Ma nel frattempo uno dei due agenti procedeva a effettuare la manovra Heimlich, mettendo il bambino in posizione prona sull’avambraccio sinistro, esercitando alcuni leggeri colpi sulla schiena. Dopo vari tentativi, il bambino ha cominciato a rispondere e a dare segni di ripresa, assumendo la normale colorazione e poco dopo si è ripreso completamente, cominciando a tossire e poi a piangere.
Quindi gli agenti sono entrati in casa, dove c'era una bambina di 4 anni, spaventata per quanto successo fratellino. Tranquillizzate la bambina e la madre, i poliziotti hanno atteso l’arrivo del personale del 118 che provvedeva a trasportare il bambino, la madre e la sorella al pronto soccorso per gli accertamenti del caso.
