Cremasco, 01 gennaio 2025
(Gianluca Maestri) Ordinanze, raccomandazioni, campagne di sensibilizzazione: niente e nessuno sembra fermare l'abitudine di sparare botti e fare baccano in giro per le strade la notte di San Silvestro. Se ne sono accorti diversi cittadini a Crema e in diversi paesi.
Come a Rivolta d'Adda, dove il sindaco Giovanni Sgroi nei giorni scorsi ha firmato un'ordinanza restrittiva, in vigore fino al 28 gennaio prossimo, che ha fatto discutere e dove i residenti riferiscono della transenna di divieto d'accesso al centro storico ai non autorizzati posta davanti all'asilo di via Porta Rocca buttata per terra, di auto che giravano per la piazza Vittorio Emanuele II e di gente che beveva fuori dai locali a mezzanotte nonostante i divieti.
Proteste anche a Soncino, dove una residente riferisce che i botti di mezzanotte erano tanti e talmente forti che sembrava di stare in tempo di guerra. “Se provi a protestare - sottolinea la cittadina – qualcuno di questi personaggi non ci mette nulla a gettarti i petardi nel cortile di casa. Le ordinanze sono inutili se non le si può far rispettare, proprio quello che è successo qui a Soncino”.
Polemiche anche a Spino d'Adda: sui social si parla di mezz'ora di botti come in un Paese di guerra e di regolamenti che nessuno è in grado di controllare.
Anche a Vailate l'appello alla moderazione nell'uso dei botti fatto dalle autorità nei giorni scorsi è rimasto inascoltato da molti. Attorno alla mezzanotte si è sparato, eccome, in varie zone del paese come testimoniano i residui di fuochi artificiali lasciati lungo alcune strade.
A Crema la raccomandazione del sindaco Fabio Bergamaschi non l'ha messa in pratica nessuno: mezz'ora prima di mezzanotte e poi fino all'una del 1° gennaio il rumore è stato tale da impedire qualsiasi possibilità di riposo e chi aveva in casa animali domestici ha avuto il suo bel da fare a cercare di tranquillizzarli.