Cremona, 30 gennaio 2025

(Annalisa Andreini) Ca’ Barbieri: una storia di passione e di famiglia dal 1723.

Tre secoli di tradizione e un nuovo traguardo appena raggiunto. 

Da martedì scorso il noto ristorante “Ca’ Barbieri” è ufficialmente iscritto nel Registro Nazionale delle Imprese Storiche.

Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato dal presidente della Camera di Commercio di Cremona - Mantova - Pavia Gian Domenico Auricchio nella sede cremonese dell’associazione. 

Un attestato per riconoscere e valorizzare trecento anni di ristorazione ma soprattutto di storia e cultura, tra rispetto della tradizione e spunti innovativi.

Il locale premiato, che si trova a Levata di Grontardo in via Papa Giovanni XXIII, è stata l’unica azienda cremonese ad essere iscritta al Registro delle Imprese Storiche con centoventi anni di vita. 

Una rete solida, creata nel 2011, che unisce più di 2600 imprese italiane, tenaci nel portare avanti la tradizione ma anche capaci di guardare al futuro, rinnovarsi ed evolversi. 

Una storia che ha attraversato i secoli e ben cinque generazioni. L’edificio che ospita ancora il locale è stato realizzato nel 1723 e l’osteria, con locanda, è conosciuta fin dal 1887, gestita da Romedio Barbieri. 

L’aspetto più bello di questa storia è che dopo ben 120 anni è sempre la stessa famiglia ad essere protagonista della cucina di un territorio.

Un locale elegante ma allo stesso tempo anche informale per ogni occasione, con particolari angoli densi di emozioni vissute.

Il patron, Mario Barbieri, anche enologo molto apprezzato, ha saputo sempre gestirlo con grande professionalità dal 1975, quando acquistò, insieme alla moglie, l’attività da Miraldino Barbieri e Teresina Guatterini e la trasformò in produzione e commercio di vini e bevande. 

Il suo punto di forza è la cantina con 700 etichette italiane e straniere, tra cui diversi anche i vini del territorio.

E naturalmente anche la cucina sa esprimere piatti e prodotti tipici con una nota di fantasia e ricercatezza.

Accanto alla semplicità di alcuni piatti si aggiunge il valore profondo della tradizione di famiglia.

Tra le proposte non si può non iniziare con la famosa giardiniera artigianale, che accompagna il Salame Muletta (stagionato a grana grossa) per poi continuare con il Risotto Ca’ Barbieri, mantecato al Taleggio Dop di Auricchio, arricchito con salsa all’aceto balsamico e pancetta croccante o le gustose Pappardelle al ragù di cervo e capriolo. Immancabili i marubini cremonesi, preparati a mano come una volta e chiusi col dito come da tradizione e i tagli di carne di Ca’ Barbieri.

Ora l’attività cremonese è giunta alla quinta generazione della famiglia Barbieri: Mario in primis con la moglie Roberta Zanchetta e i figli Diego (bartender e responsabile di sala) e Dino (sommelier professionista e maestro assaggiatore di formaggi e salumi) che sono subentrati nella gestione. Dal 2024 infatti Ca’Barbieri si è arricchita diventando al contempo ristorante, bar ed enoteca.

Una storia che viene da lontano ma che ha saputo guardare avanti.