Crema, 08 dicembre 2024
(AA) Una Spongarda, che strizza l’occhio alla gioventù.
A Crema la Spongarda, il dolce tipico della città, è sempre stato presente sui banchi dei pasticcieri storici cremaschi Radaelli, Denti e Samanni.
Ma in questi giorni è comparso anche nella vetrina moderna della giovane pasticciera Elisa Tomasini di Dolci Torte.
Come le è nata l’idea?
“Mi piaceva riprendere la tradizione di una torta con un passato così radicato e forte nella città e così mi sono messa in contatto alcuni mesi fa con il pasticciere Leonardo Radaelli, che si è prestato a raccontarmi la storia del dolce e a seguirmi nei passaggi principali di esecuzione arrivando ad un ottimo risultato finale”, ha raccontato Elisa Tomasini.
Un bell’esempio di collaborazione fra professionisti del settore, che davvero potrebbe essere importante per tramandare una ricetta storica e intrigante, partendo dalla farcia.
E, a proposito di storia, Elisa si è documentata sfogliando vecchie pagine di alcuni libri di cucina del territorio e di antropologia scritti da una food blogger cremasca, Annalisa Andreini e ha poi pensato di allegare alla torta un foglietto con la descrizione della Spongarda, in un packaging particolarmente azzeccato.
Un ripieno denso e corposo di frutta secca, canditi, miele e spezie racchiuso da una pasta sottilissima. All’esterno invece, la caratteristica forma rotonda con un aspetto leggermente bucherellato.
E, in effetti, la Spongarda è sempre stato un dolce semplice, all’inizio preparato solo con il miele e composto da due sottili sfoglie abbellite con diversi rilievi, ottenuti con gli stampi in legno.