Crema, 12 maggio 2024
(Annalisa Andreini) Quale immagine può rappresentare meglio la festa della mamma?
Una torta profumata che evoca il fiore dedicato a quest’occasione: la Torta di rose.
Nata sul finire del XV secolo e creata per le nozze tra Francesco II Gonzaga e Isabella D’Este è stata apprezzata fin da subito dalla corte del tempo entrando a far parte della cultura gastronomica mantovana, bresciana e cremonese e viene preparata anche a Genova.
Nella sua ricetta tradizionale è realizzata con una pasta brioche lievitata realizzata con farina, burro e latte, impreziosita da una ricca farcitura di burro a pomata e zucchero spalmata all’interno.
La pasta stesa e farcita viene poi arrotolata su sé stessa e tagliata a rondelle per formare tante rose spennellate con tuorli e panna, che andranno poi disposte in una teglia a cerniera con il taglio verso l’alto come a creare un cestino fiorito di rose e di boccioli.
È necessario lasciar lievitare ancora un po’ prima di infornarla.
Dopo la cottura si può lucidare con uno sciroppo preparato con acqua e zucchero.
La ricetta (più semplice e ripetibile)
Ingredienti per l’impasto:
300 gr di farina manitoba
200 gr di farina 00
80 gr di zucchero
100 gr di burro
15 gr di lievito di birra fresco
2 uova
250 ml di latte intero tiepido
un pizzico di sale
Scorza di limone a piacere
Tempo di lievitazione: circa 4 ore
Ingredienti per la farcia:
140 gr di zucchero
80 gr di burro
Ingredienti per spennellare prima della cottura
Un tuorlo
A piacere panna liquida o burro a pomata
Zucchero
Cottura: 35/40 minuti a 180 gradi centigradi forno statico.
La torta è pronta quando tutte le rose saranno ben dorate.
Nel cremonese è nota la Torta di rose del panettiere-pasticciere Andrea Badioni, anche presidente di Confcommercio di Cremona, che da anni la prepara secondo la tradizione nel suo negozio di Casalbuttano.
A Crema tutti ricordano con grande nostalgia la meravigliosa Torta di rose della storica pasticceria Dossena di via Mazzini realizzata da Francesco Cremonesi: un elogio di gusto e di perfezione estetica.
Tra le new entry ora in città spicca la proposta reinterpretata della giovane pasticciera Elisa Tomasini: una versione sfogliata e lievitata al profumo di limone e vaniglia con sette rose dedicate alla mamma e un delizioso fiocchetto.