
Crema, 15 settembre 2021
Amministrazione molto contenta dei risultati commissionati agli esperti in merito all'adeguamento sismico del palazzo del tribunale, da tempo fermo, prima affittato a una società perché lo trasformasse in presidio sanitario, accordo del quale non si è saputo più nulla, poi proposto come Presst, infine adibito a hub vaccinale. Da tempo l'amministrazione preme in Regione perché lo stabile venga trasformato in presidio sanitario, magari scambiandolo con il parco degli Stalloni, polmone verde in centro città di fatto inutilizzato. Ma sembra che uno degli ostacoli fosse che il palazzo non avesse i requisiti per superare le attuali leggi che regolano la tenuta in caso di sismi. Così, per aggirare l'ostacolo, l'amministrazione ha commissionato uno studio che ha depositato le sue deduzioni. Secondo il professionista interpellato, il palazzo può essere facilmente adeguato. Basta rinforzare un paio di pilastri, due pareti, due travi e demolire il torrino della canna fumaria, il tutto con una spesa di 70mila euro e con circa due mesi di lavori.
E' stato detto che già da tempo questo progetto era in ballo. Lo aveva proposto per primo l'ex direttore generale dell'ospedale Luigi Ablondi, il quale aveva chiesto un contributo alla regione per i lavori. Per la verità Ablondi era stato molto più diretto e aveva dichiarato che i lavori di ristrutturazione del palazzo per adeguarlo a struttura sanitaria sarebbero costati circa otto milioni di euro, mentre abbattere lo stabile e rifarlo come da progetto, avrebbe avuto un costo di 5.5 milioni di euro. Inoltre, la scorsa settimana, è partito l'iter per le richieste di fondi proprio per gli adeguamenti dei presidi sanitari, dove si vede che la richiesta di Crema è di 5,2 milioni di euro ed è indirizzata alla ristrutturazione dello stabile di via Gramsci.
Forti di queste conclusioni, l'amministrazione tornerà in Regione per proporre l'utilizzo dell'ex tribunale.
Nella foto, il tribunale