Cremasco, 26 maggio 2023

(Valentina Ricciuti) Pura forza per l'Emilia Romagna! 

C'è chi semina vento e chi da sempre semina amore, offrendo il proprio lavoro per aiutare chi è in difficoltà a liberarsi dalla morsa del fango... e prova a farlo col sorriso.

Dieci volontari della Colonna mobile provinciale e in particolare del gruppo di protezione civile S.Marco di Casaletto Ceredano, il Pioltello di Dovera e la Platina di Piadena, sono partiti, unendosi ai gruppi di Lodi e Mantova, armati di badile alla volta di Sant'Agata sul Santerno.

"Abbiamo fatto la nostra parte - racconta Riccardo Rossetti. - Siamo partiti domenica scorsa alle 3 di notte e rientrati sfiniti mercoledì sera alle 23. Abbiamo dato tutto quello che potevamo e, soprattutto, abbiamo cercato di interagire molto con le persone colpite dall'alluvione che ci hanno accolto benissimo. Non è comunque semplice perché c'è chi, avendo perso tutto in poche ore, ti piange letteralmente addosso e occorre essere preparati psicologicamente. Oltre a questo c'è la fatica fisica di andare avanti motivati per ore ed ore senza mai smettere di crederci e nonostante le condizioni in cui ci si trova ad operare". 

La situazione nell'area è estremamente complicata dalla mancanza dei servizi principali: "Oltre alle fogne - specifica Rossetti - non ci sono abbastanza ragni per rimuovere le macerie e gli spurghi sono insufficienti. La zona colpita è vastissima fino a Ravenna e man mano che l'acqua si ritira rimane soltanto fango, più difficile da rimuovere. Abbiamo liberato molte cantine in diverse abitazioni ed una cinquantina di garage in un residence di 200x50 m di perimetro dove l'acqua raggiungeva il primo piano, alta circa 5 m".

Diversi sono stati i giovani volontari ventenni che hanno scelto di dare una mano: "Per loro è stata la prima esperienza, molto toccante. Abbiamo incontrato persone che, pur non potendo più permetterselo, hanno insistito per offrirci caffè, acqua, panini. C'è chi ci ha ringraziato invitandoci a mangiare le lasagne. Questo dice molto. Non voglio un plauso per noi, spero che questa testimonianza smuova un po' l'opinione pubblica e avvicini i giovani al volontariato poiché c'è sempre più bisogno di fatti concreti. Le discussioni e le chiacchiere le lasciamo ai politici".


Nelle foto, l'intervento della protezione civile S. Marco