Ripalta Arpina, 28 febbraio 2020
Se ne è andato Umberto Casazza, 16 anni appena compiuti, studente dello Stanga di Cremona. E' morto schiacciato dal trattore col quale stava rullando un terreno. Una sponda ha ceduto, si dirà e il trattore si è rovesciato, uccidendo il povero ragazzo. La lunga strada che porta al campo, luogo della tragedia, è punteggiata di ragazzi che stanno andando là, dove Umberto giace senza più potersi rialzare. Sperano che la notizia, corsa in paese con la rapidità del fulmine, non sia vera. Sul posto, il trattore è in un avvallamento, sul lato. Il ragazzo è lontano, morto. Lo piangono i parenti e gli amici, tenuti a distanza da un cordone. Il ragazzo, a casa da scuola a causa del virus, era andato con lo zio in campagna. Poi, il parente si era allontanato per qualche momento. Verso mezzogiorno il papà di Umberto, non vedendolo arrivare, gli ha telefonato. Più volte, fin quando si è convinto ad andare a vedere. Insieme allo zio hanno scoperto quel che era successo. Sul posto, vigili del fuoco e soccorritori, ma per il povero ragazzo, più nulla da fare.
Un grande strazio per tutti. I parenti non si danno pace, i ragazzi guardano increduli quell'amico a terra che non si rialzerà più. Poi viene recuperato, non senza fatica, il trattore. Quindi il cadavere viene affidato all'agenzia funebre e la zona teatro della tragedia, piano piano, si svuota. Lungo la strada, la gente del paese. I ragazzi piangono, le donne hanno le mani nei capelli, tutti parlano a bassa voce di quel che è successo, della tragedia che ha portato via a mamma, papà, sorella e parenti in un momento il ragazzo. Uno di loro.
Nelle foto, immagini dalla tragedia (guarda il video nella pagina Fb, del giornale sopra l'articolo)