
Dal territorio, 21 aprile 2025
(Annalisa Andreini) È arrivata la De.Co. per il Salame di Caravaggio: quello nostrano, dei contadini.
Il Salame di Caravaggio è stato presentato ufficialmente, come prodotto certificato di origine comunale, giovedì scorso presso il podere Montizzolo. Ad annunciarlo, presso il noto agriturismo caravaggino, il presidente del Ccnsiglio comunale Carlo Mangoni, capogruppo della lista di minoranza Caravaggio popolare e solidale.
“Presentiamo il Salame di Caravaggio al podere Montizzolo. È stato Donatello Merigo (titolare) l’anima ispiratrice di questo progetto. Alcuni anni fa lui, che fa
l’allevatore (in loco) e poi trasforma le carni suine nel salame con la carta d’identità, ci ha spinti a valorizzarlo”.
Mangoni sottolinea il grande valore artistico, religioso e turistico di Caravaggio, per la nascita del grande pittore Michelangelo Merisi e del Santuario di Santa Maria del Fiore, sempre molto visitato durante l’anno.
Non meno importante il comparto agroalimentare, che deve ritornare ad avere la sua rilevanza: “Su questo abbiamo pensato in grande - ha continuato Mangoni. - Durante la scorsa campagna elettorale abbiamo inserito la proposta di valorizzare i prodotti tipici, tra cui il salame. Questo anche nel contesto, in cui i nostri territori ci sembravano svenduti alle infrastrutture e alle logistiche.
Ci siamo prefissati di fare in modo che Caravaggio avesse uno sviluppo basato sulla sua storia e sulle sue tradizioni”.
Obiettivo: creare un marchio per tutelare gli allevamenti suini e i prodotti territoriali.
Questo darà impulso all’economia locale perché, dietro il salame, ci sono commercio e ristorazione.
Carlo Mangoni ha ringraziato il sindaco Claudio Bolandrini, che ha sposato il progetto e Claudia Fagioli( responsabile del Suap), che ha esposto il disciplinare.
Presenti anche Simone Tironi (presidente del Distretto urbano del commercio di Caravaggio) e Maria Grazia Bianchi, membro dell’associazione Terre del Caravaggio.
Ma che caratteristiche ha il Salame di Caravaggio?
La carne deve provenire solo da allevamenti caravaggini: “I suini sono allevati con alcuni criteri di benessere animale- ha specificato Mangoni- e fanno parte del circuito del prosciutto di Parma e San Daniele, sottoposto ai controlli di organismi superiori”.
Lo storico norcino Guerino Mezzanotte ha illustrato le fasi della preparazione: “Il salame viene preparato con del maiale pesante tipico del Nord Italia (170 kg) e puro (non misto con carne bovina) e in prevalenza magro (con 10-12 % di grasso). Viene macinato con la piastra da 6mm e poi insaccato con un budello naturale. Segue l’asciugatura, il momento più importante e la stagionatura che deve durare almeno due mesi e mezzo o tre. Nell’impasto ci mettono il vino (meglio se bianco), aglio macinato nel vino e filtrato, 20 % di sale, spezie naturali e pepe nero a mezza grana. Niente additivi”.