Crema, 29 giugno 2025

(Boris Parmigiani) La sala Frate Agostino da Crema del Museo Civico ha fatto da cornice a una conferenza dal titolo Duelli e mestieri delle armi: scherma storica nel cremasco.

Un’iniziativa curata dall’Araldo in collaborazione col Touring Club Crema e il comune come ente patrocinante.  

Anna Maria Messaggi, console del Touring, sezione di Crema, nel suo intervento ha espresso piena condivisione con Mario Cassi, presidente de l’Araldo, nel dare vita a questa conferenza, il quale ha rimarcato che è la prima volta sul territorio cremasco che si parla di un argomento del genere e ha introdotto il relatore Stefano Persico, esperto in materia e ha menzionato la figura di Antonio Riboli, cremasco, celebre duellante locale, già consigliere comunale, che nacque nel 1834 nel comune di San Bernardino, partecipò nel 1860 alla spedizione garibaldina dei mille, esiliò in Svizzera per problemi giudiziari e successivamente venne reintegrato in servizio. Morì nel 1913, dopo essersi ritirato come agricoltore nelle sue terre, e venne insignito della Croce di Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia.

Stefano Persico, ingegnere di professione, strettamente legato alla pratica delle arti marziali e a tutto ciò che gravita attorno all’universo della scherma ha raccontato al pubblico le sue esperienze, dall’ esordio nel campo delle arti marziali.

La scherma storica si articola in tre rami: lo sport, la rievocazione storica e le arti marziali. In buona sostanza, essa è concepita come un’unione tra le arti marziali, lo sport e il contesto storico; quest’ultimo inteso come elemento folkloristico, una sagra di paese.

Il mondo occidentale, dal canto suo, è caratterizzato da un percorso più accidentato di ricerca perenne delle migliori strategie di sopravvivenza. Le scuole marziali sono confluite negli sport contemporanei o si sono estinte. La scherma storica mira ad affinare la pratica grazie a tre tipi di fonti storiche: i reperti, le fonti scritte e l’archeologia sperimentale.

La spada longobarda, prima spada del territorio, trasse origine dalla spatha romana, arma usata dalla cavalleria a partire dal terzo secolo D.C, un’arma da taglio sbilanciata verso la lama. Il corredo funerario dei longobardi di alto rango includeva gioielli comuni, lance e scudi rinvenibili presso i territori comunali di Offanengo e Castel Gabbiano.

Crema sposa a pieno titolo le armi della Serenissima (1400-1650 D.C). Due tipi di spada nascono in tale periodo: la Cinquedea e la Schiavona.

Le fonti scritte secondarie mettono in risalto il duello, concepito nel mondo germanico come risoluzione delle controversie; mentre nel periodo rinascimentale, l’illuminismo  e il codice civile Napoleonico (1810) accantonarono il duello come una stravaganza dell’aristocrazia decaduta. Nel 1875, pochi anni dopo la sua nascita, la Repubblica Italiana approvò una legge contro il duello.

Al termine della bella ed interessante conferenza, Mario Cassi ha omaggiato Stefano Persico, donandogli il libro Mirabilia Crema.