Crema News - Dal territorio - La Bialetti ci fa Ni hao La moka e l'omino con i baffi

Dal territorio, 21 aprile 2025

(Annalisa Andreini) La cara vecchia Moka è diventata cinese.

Un altro simbolo prezioso del Made in Italy, presente in tutte le cucine degli italiani, è passato ai cinesi. La lussemburghese Nuo Capital, che fa capo al magnate cinese Stephen Cheng ha perfezionato la sottoscrizione di un contratto di compravendita con Bialetti Investimenti e Bialetti Holding – entrambe interamente detenute da Francesco Ranzoni, presidente del Consiglio di amministrazione di Bialetti Industrie – per l’acquisto della totalità delle azioni Bialetti dalle stesse detenute, pari a 91.324.398 azioni ordinarie di Bialetti, rappresentative del 59,002% del capitale sociale, per un corrispettivo complessivo di 47.334.000 euro, del quale una porzione, pari complessivamente a 18 milioni di euro, sarà finanziata dalle Società Fr all’acquirente tramite differimento del relativo pagamento in forza di apposito accordo che sarà sottoscritto tra le medesime parti alla data di esecuzione della relativa compravendita. Contestualmente è stato sottoscritto un secondo contratto di compravendita con Sculptor Ristretto Investment, per l’acquisto della totalità delle azioni Bialetti dalla stessa detenute, pari a n. 30.283.587 azioni ordinarie di Bialetti, pari circa al 19,565% del relativo capitale sociale, per un corrispettivo complessivo di 5.731.000 euro.

Come ha dichiarato l’amministratore delegato Egidio Cozzi (che resterà la guida manageriale del gruppo e conserverà la continuità con la gestione precedente): "La Bialetti oggi è un’azienda solida, nonostante i diversi momenti storici complessi, con un marchio riconosciuto a livello internazionale e una visione strategica ben precisa, frutto di un impegno costante da parte di un team determinato, appassionato e che ha lavorato con grande spirito di squadra".

E l’ingresso di Nuo Capital è un’ulteriore opportunità per rafforzare uno dei brand più famosi al mondo e consolidarlo sui mercati.

Detto fatto, a quanto pare: dopo l’annuncio della vendita, il titolo in Borsa ha visto un’impennata pari al 60, 57%.

Ma quanto è nata la Moka Express Bialetti? 

Nel 1933: Alfonso Bialetti creò un oggetto che ha letteralmente rivoluzionato il modo di preparare il caffè in casa. 

La sua geniale intuizione derivò dalla stessa modalità utilizzata allora per fare il bucato con il lisciveuse (un pentolone con un tubo cavo che aveva la parte superiore forata in cui inserire acqua, panni sporchi e liscivia). 

Il nome invece deriva da una città dello Yemen, Mokha, una delle aree di produzione del caffè.

Come materiale scelse l’alluminio, che tanto piaceva ai futuristi. 

E da lì è cominciato un cammino che l’ha portata nelle case di tutti, grazie anche alla matita magica di Paul Campani e il suo super famoso omino con i baffi.