
Crema, 26 giugno 2026
Troppo vicino, troppo insistente, troppo pericoloso.
Così un 41enne è stato arrestato per aver perseguitato la moglie, per averla cercata e trovata nonostante lei stesse in un rifugio protetto, appunto per preservarla dal marito.
La vicenda si snoda durante vari mesi. I due, sposati e con figli smettono di andare d'accordo e lui comincia a maltrattarla, tanto che lei, temendo per la sua incolumità, si rivolge ai carabinieri e se ne va da casa per essere collocata in una struttura protetta. Tutto questo avviene fuori provincia.
Lui però non si rassegna e la cerca, fin tanto che riesce a scoprire dove l'ex moglie con i figli erano stati alloggiati e un giorno, quando la donna esce per un impegno, la segue e quando lei ha terminato la sua incombenza, si fa trovare vicino all'auto. Lei va dai carabinieri e lo denuncia per atti persecutori.
C'è un cambio di residenza per la donna che viene collocata presso una casa protetta nel cremasco. Ma lui la cerca fin tanto che scopre dove alloggia l'ex moglie e un giorno, lunedì, in auto viene a Crema, dove la donna lavora e parcheggia nel posteggio della ditta, a pochi metri di distanza dall'auto della donna. Lei lo vede e chiama i carabinieri che arrivano, fermano l'uomo, gli chiedono ragione della sua presenza e, per nulla convinti delle sue spiegazioni, lo portano in caserma, dove viene arrestato.
Ieri l'uomo è comparso nel tribunale di Cremona dove un giudice ha convalidato l'arresto, disposto la sua liberazione ma con l'applicazione del braccialetto elettronico e confermando il divieto per lui di avvicinamento o comunicazione con l'ex moglie.