
Crema, 30 settembre 2025
Individuare precocemente eventuali problemi cognitivi facilitando così l’accesso a percorsi di cura tempestivi. In una parola:prevenzione. Ed è quanto la Fondazione Benefattori Cremaschi ha messo in campo attraverso lo Screening cognitivo: un’intera settimana dedicata agli over 60 (erano in 24) che – gratuitamente – hanno usufruito del servizio. Nel pratico, hanno condotto test neurocognitivi per monitorare memoria, attenzione e altre funzioni. Iniziativa realizzata nell’ambito del progetto ‘Reti per la demenza – Crema città solidale’ finanziato da Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona e che vede partecipi anche Aima e Comune di Crema.
“L’interesse della cittadinanza, dimostrato anche quest’anno, testimonia quanto sia importante rendere accessibili strumenti di prevenzione come gli screening”, commenta Luigi Enterri, Direttore Sanitario di FBC. Che aggiunge come “sia fondamentale individuare precocemente eventuali problemi cognitivi per permettere di affrontarli tempestivamente, con risultati ampiamente dimostrati dalle ricerche cliniche”.
E pure la conferma di una presa in carico globale e personalizzata dei bisogni della persona fragile, attraverso un approccio multidisciplinare che coniuga innovazione e attenzione umana. Il tutto rientra nella vasta gamma di servizi proposti e assicurati dalla Fondazione Benefattori Cremaschi.
A conclusione della valutazione effettuata dalle psicologhe di FBC attraverso un colloquio anamnestico e dei test neuropsicologici, viene rilasciato un referto con un rimando rispetto all’andamento delle abilità cognitive e con le indicazioni suggerite per eventuali percorsi da intraprendere.
Il progetto ‘ Reti per la Demenza’ ha come punto cardine il presupposto che per una cura della demenza si deve partire necessariamente dagli aspetti clinici, quali la diagnosi tempestiva, la presa in carico, il trattamento farmacologico e non, ed in parallelo preoccuparsi di garantire sostegno alle famiglie attraverso spazi dedicati di formazione per la comprensione della malattia, servizi adeguati ai bisogni che cambiano in base alle diverse fasi di malattia, e luoghi di condivisione delle fatiche fisiche ed emotive che mettono alla prova i familiari.