Crema, 16 marzo 2024

ieri sera, i carabinieri hanno svolto un nuovo servizio coordinato in città che ha interessato in particolare i quartieri Santa Maria e Ombriano e che ha visto l’impiego di cinque pattuglie dell’Arma. Hanno partecipato i carabinieri della Radiomobile e le stazioni di Crema, Castelleone, Romanengo e Rivolta d’Adda.

L’obiettivo di questo nuovo servizio era la salvaguardia della sicurezza pubblica non solo sotto l’aspetto repressivo, ma anche sotto quello preventivo al fine di evitare episodi di disturbo. Per questo motivo, al fine di garantire il normale svolgimento della vita di relazione, la compagnia di Crema sta operando in città con servizi idonei a tale fine.

Dalle 18.00 alle 24.00 di ieri sera, le pattuglie hanno controllato in maniera continuativa vie, piazze e giardini dell’intero centro urbano e in particolare i quartieri Santa Maria e Ombriano, effettuando anche numerosi posti di controllo nei punti nevralgici del centro urbano e nelle vie di maggiore scorrimento, effettuando anche dei controlli volanti ad auto con persone sospette a bordo. Sono state identificate 95 persone, di cui 24 con precedenti di polizia a carico ed effettuando verifiche su 20 veicoli e su cinque bar, identificando tutti i clienti. Sono state controllate in particolar modo in piazza Di Rauso, soprattutto l’area dei garage dei palazzi che affacciano sulla piazza dove erano stati segnalati disturbi provocati da alcuni giovani, via D’Andrea e via Chiodo. Durante il controllo in piazza Di Rauso, i militari hanno sanzionato amministrativamente per ubriachezza un uomo perché stava disturbando con urla e comportamenti scomposti.

Peccato che quando i militari se ne sono andati, in via D'Andrea è cominciata la baldoria che è andata avanti fino alle 2.30.

Sul problema è intervenuto anche il sindaco Fabio Bergamaschi con un comunicato nel quale informa, tra l'altro, della sua disponibilità a incontrare i cittadini: “C'è piena disponibilità a valutare con i cittadini, come per esempio i residenti di via D’Andrea e con le forze dell'ordine l’adozione di ogni azione che possa essere utile a consentire la civile convivenza in relazione ai luoghi e alle aree che ne presentino reali ed effettive necessità e gli indispensabili presupposti”, che però aggiunge: “Per l'adozione di provvedimenti limitativi della possibilità di stazionamento in determinati contesti è necessario avere a supporto una casistica comprovata e significativa di segnalazioni di comportamenti illeciti alle forze dell'ordine, come già indicato ad alcuni interessati”. E i residenti si chiedono: quante volte bisogna chiamare?